Quella di Agnone era una piazza particolare per Andrea Greco, il candidato che punta a diventare il primo presidente della Regione a Cinque Stelle d’Italia. Il 23 aprile il sogno è possibile e buona parte della comunità di Greco si è riunita in piazza per andare a incitare il proprio concittadino. Tra il popolo ad ascoltare anche il nonno materno, il papà e tutta la famiglia che vive nel centro altomolisano.
Ed è proprio a loro che Greco ha rivolto un ringraziamento particolare “per gli attacchi vergognosi” come lui stesso li ha definiti, contro i suoi parenti. Parenti che dal palco non ha rinnegato ma ha abbracciato con forza. Per Greco c’erano gli amici di sempre e quelli che hanno conosciuto il Movimento Cinque Stelle proprio in questa campagna elettorale che ha visto Greco da protagonista.
Insieme a lui c’era Alessandro Di Battista, l’ex parlamentare che ora grazie a un contratto con una nota casa editrice, scriverà libri e andrà ad apprendere nei suoi viaggi cose che in Italia non sono ancora pensabili.
I due esponenti pentastellati hanno sostenuto una cosa all’unisono: non votare per i parenti e gli amici che sostengono centrodestra e centrosinistra, i due sistemi che si sono alternati negli ultimi anni al Governo della Regione Molise e dell’Italia.
E Alessandro Di Battista ha rimesso in piazza la cultura del vaffa day degna dei primi tempi della politica grillina. “Ai parenti e agli amici che vi chiedono il voto e appoggiano il vecchio sistema dovete dire una sola parola – ha sostenuto Di Battista – vaffanculo“. A questo, che sa un po’ di slogan populista, tutta la piazza ha risposto con una grande hola dicendo: bravo le brutte parole ogni tanto ci vogliono.
Di Battista ha poi raccontato dal palco, come potete vedere anche nel video sotto postato, soprattutto della sua esperienza romana dove ha visto tanti parlamentari che non vogliono rinunciare ai loro privilegi e che per non farlo le studiano tutte. Ha raccontato ai molisani le avventure della famiglia siciliana dei Genovese, di cui Francantonio (eletto nel centrodestra) ha fatto eleggere suo figlio nelle liste del Pd nelle ultime regionali della Sicilia. E ha detto uno dei problemi davanti ai quali l’elettorato grillino si trova da tempo: seguire una ideologia politica e non poterla votare senno poi i Genovese mi fanno perdere il lavoro.
Rispetto al collega Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista ha toccato poco gli scenari politici attuali a Roma, come poco anche le tematiche locali molisane. Il suo è stato più che altro un racconto di come vive il rapporto con il Movimento Cinque Stelle che a suo dire “gli ha cambiato la vita”.
Chi invece, dopo aver ringraziato la sua famiglia per gli attacchi subiti, si è difeso attaccando a sua volta gli avversari è stato proprio Andrea Greco. Che ha ricordato le gesta, anche giudiziarie, dell’ex capogruppo Pd alla Regione Molise che oggi è candidato con Forza Italia. Greco ha ricordato anche il ruolo che molti del centrodestra hanno nelle nove liste: quello di portare i voti ai soliti noti della politica che hanno effettive chance di essere eletti.
I suoi contenuti sono ormai quasi sempre identici. Con la differenza che qui nel suo Comune di nascita ha ricordato quanto la vecchia politica ha tagliato ad Agnone per togliere i servizi al Caracciolo.http://molione.altervista.org/regionali-greco-infiamma-la-piazza-agnone-battista-riesuma-tempi-del-vaffa-day/
Guarda il video in diretta intervento di Andrea Greco
https://www.facebook.com/altomolise/videos/2086629821377395/