#noninmionome
consapevoIe domenica prossima voterò convintamente la colazione di centrosinistra guidata da Carlo Veneziale. Lo farò per il bene che voglio ad Agnone e alla mia terra, con la pieneolezza di fare la cosa giusta.
Sono stato vicesindaco e assessore della Giunta di centrosinistra di Agnone guidata dal compianto sindaco Michele Carosella dal 2011 al 2016. Un quinquennio quello della precedente Amministrazione comunale caratterizzato da importanti cambiamenti nel segno dell’innovazione e dell’aggregazione territoriale. Dopo tanti anni di immobilismo col centrosinistra si è tornati ad investire nell’edilizia scolastica, nel settore delle risorse idriche, nel ciclo dei rifiuti, nell’innovazione tecnologica, nella sicurezza, nel tanto chiacchierato settore turistico, nel sociale. Un grande lavoro fatto solo ed esclusivamente nell’interesse pubblico. Siamo stati quelli che l’onestà non l’hanno enunciata bensì l’hanno praticata. Come diceva la buonanima di Michelino, limpidi come l’acqua sorgiva.
Agnone nei cinque anni guidati dall’amministrazione Carosella ha ottenuto riconoscimenti nazionali ed internazionali, è stato comune pilota nel progetto dell’Unione Europea per l’uso razionale dell’energia “Alterenergy”. Sono stati creati anche diversi posti di lavoro stabili, per quello che può fare un comune, e attivate decine e decine di borse lavoro.
Oggi c’è chi dice che finalmente Agnone con la presenza di alcuni big nazionali, arrivati solo per fare la solita passerella elettorale, ha avuto, dopo anni di buio, un po’ di visibilità. Queste persone dimenticano che Agnone nel 2015 è stato al centro della scena mondiale con le sue tradizioni ed il suo popolo in quello che è stato definito l’evento di punta fuori salone dell’Esposizione Universale di Milano, “Il giorno del fuoco”. Centinaia di articoli sulla stampa nazionale, interviste, servizi televisivi dedicati. Fatto sta che Agnone tra gli anni 2015 e 2016 ha avuto un boom di presenze mai viste prima.
La nostra cittadina durante il “nuovo sogno agnonese” ha ottenuto finanziamenti per decine di milioni di euro come non si vedeva dai tempi d’oro della prima repubblica. Addirittura nei cinque anni si è riscontrato anche un rallentamento sostanziale dello spopolamento. L’anno 2015 ha fatto registrare anche un segno più nel numero di abitanti, invertendo un trend storico.
Probabilmente l’ultimo treno Agnone l’ha perso il 5 giugno 2016 quando il popolo ha deciso di togliere la spina ad una Amministrazione che aveva riacceso una speranza per questo territorio, un piccolo lumicino.
Quello che in molti non hanno ancora capito è che il nuovo sogno agnonese è stato possibile anche per merito della Giunta regionale di centrosinistra. La quasi totalità dei finanziamenti li abbiamo ottenuti proprio dalla Regione che ha scommesso sul nostro territorio riconoscendo anche il nuovo ambito “Alto Medio Sannio” dando ad Agnone l’opportunità ed il prestigio di esserne il comune capofila.
Non bisogna dimenticare il riconoscimento di ospedale di area disagiata per il San Francesco Caracciolo che diversamente nel 2010, a seguito del commissariamento della sanità molisana a causa della gestione sciagurata del centrodestra, ha rischiato la chiusura fisica, iniziata con la soppressione del punto nascite.
Abbiamo già visto il cambio di amministrazione comunale ad Agnone i danni che sta provocando. Il centrodestra lo conosciamo in Molise, dove passa fa tabula rasa, ma certamente è anche impensabile lanciarsi nel burrone con il Movimento cinque stelle, con persone che non hanno nessuna esperienza amministrativa
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Sono questi i motivi che mi spingono a dare il mio voto al centrosinistra con Carlo Veneziale presidente, e con la speranza che si possa tornare a votare quanto prima anche ad Agnone per riaccendere il lume del nuovo sogno agnonese. Liberi di tirarsi la zappa sui piedi ma #noninmionome