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Acque nere. Promosse solo Emilia e Molise

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La Corte di Giustizia europea ha condannato l’Italia a pagare una multa di 25 milioni di euro perché scarichiamo tante acque nere nei fiumi e nei mari senza averle filtrate. La sentenza stabulisce un rincaro di 30 milioni ogni sei mesi di ritardo nell’adeguarsi alle norme comunitarie in materia di raccolta e di trattamento delle acque reflue urbane.Ma non tutti gli italiani pagheranno la sanzione: ci sono due Regioni che già hanno fognature e depuratori efficienti: la Corte Costituzionale ha promosso oggi solo Emilia-Romagna e Molise per l’adeguamento alle norme comunitarie sulla raccolta e il trattamento degli scarichi urbani.

I giudici hanno accertato che l’Emilia-Romagna gestisce correttamente le acque reflue dei centri urbani con più di duemila abitanti equivalenti, per questo non è coinvolta dalla sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue.

II procedimento, avviato dall’Europa nel 2014, si riferiva agli “agglomerati” – cioè ai nuclei abitati urbani con un ‘carico’ di acque reflue equivalente a più di duemila abitanti – dove non era garantito il raggiungimento degli obiettivi di qualità nella depurazione fissati con la direttiva 91/271/CEE sui sistemi di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane.

Fonte: http://www.parmaquotidiano.info/2018/05/31/acque-nere-promosse-solo-emilia-e-molise/

 
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