“Restiamo umili e ci toglieremo parecchie soddisfazioni”. Frasi rubate a chi sa che la vittoria di Trivento deve essere subito accantonata. Lo sa bene il presidente onorario del club altomolisano Rocco Sabelli che parla in questi toni qualche ora dopo il poker che i granata hanno rifilato all’ex tecnico Massimo Agovino. “Ho visto una squadra compatta tra i reparti che esprime un bel gioco grazie anche a delle ottime individualità, ma ripeto: la nostra forza è l’umiltà se la perdiamo non andremo da nessuna parte” ha aggiunto l’amministratore delegato di Cai. Agovino? “Sinceramente mi dispiace per Massimo, tuttavia se il Trivento avrà pazienza sono sicuro che non si pentirà della scelta fatta”.
Le sorprese – E pensare che non dovevano giocare. Stiamo parlando del difensore Scampamorte e dell’attaccante Fruggiero, quest’ultimo una scommessa del direttore sportivo Maurizio Sabelli. Contro il Trivento non solo sono scesi in campo dal primo minuto ma alla fine si sono rivelati determinanti. Il primo con il gol che ha sboccato il risultato, il secondo con una prestazione da libro cuore. A ciò non bisogna dimenticare la prova offerta sulla corsia di sinistra dall’under Pellegrino che a tratti è apparso un veterano. Litterio stia attento. Per il futuro Corrado Urbano potrà contare anche su di loro.
Direttore d’orchestra – Per favore diteci cosa ci fa uno come Michele D’Ambrosio in un campionato di serie D. Esperienza, classe, posizione, piede caldo, consigli, l’ex Marcianise ha dimostrato di possedere una marcia in più rispetto agli altri. Tra le mani gli mancava solo la classica bacchetta. Dopo la perla su punizione rifilata al Gubbio i novanta minuti disputati a Trivento lo hanno già proclamato beniamino della tifoseria granata. E qualcuno dice che non è ancora al 100%. Difficile credergli.
Pezone saracinesca – Le stelle dicono che è il suo anno, quello della definitiva consacrazione che lo dovrebbe catapultare nel calcio professionistico. A detta delle parate fatte sull’ex compagno di squadra Aquaro e su Minadeo siamo sulla buona strada. Peccato per l’incertezza avuta sul tiro di Di Vito, tuttavia l’Agnonese sa di poter contare su un numero uno più che affidabile.
Entusiasmo alle stelle - “Una squadra di serie D per un tifo da serie A”. E’ un’altra frase rubata all’ingegnere Sabelli che ha assistito all’incontro di Coppa Italia nel settore ospite di Trivento a due passi dal tifo caldo dell’Olympia. Almeno 300 i supporters del Grifo che per novanta minuti hanno incitato i propri beniamini. Ma l’Agnonemania è ormai un fenomeno dilagante in città dove non si fa che parlare d’altro dell’undici di Urbano.