L'atto di vandalismo contro il centro migranti di Belmonte del Sannio, dopo la condanna arrivata da tutte le parti (anche dal centrodestra), viene stigmatizzato pure dai radicali del Molise. Che si fanno promotori di una iniziativa nonviolenta destinata a sensibilizzare associazioni e cittadini. L'appello parte direttamente da Gianmarco Cimorelli.
"Dopo appena un mese dagli accadimenti di Pescolanciano - si legge nella nota dei radicali - si è verificata una situazione del tutto analoga, ripetuta in termini simili ma in luoghi diversi, questa volta a Belmonte del Sannio. Alle dinamiche pressocchè identiche, tale ultimo episodio si contrappone per gravità . L'incendio appiccato ai danni della struttura che avrebbe dovuto prevedere un centro di accoglienza temporanea ancora non ospitava migranti al proprio interno persone, all'opposto dello stabile di Belmonte già predisposto per l'occupazione. Più che farsi delle domande sorge spontaneo chiedersi il perchè di certi atti intimidatori nei confronti dei migranti presenti nei centri qualora, con i suoi esigui 2677 (dal sito del ministero degli Interni al 31 maggio '18) ovvero soltanto lo 0,85% della popolazione, il Molise accoglie soltanto il 2% dei migranti in accoglienza totali. Con i reati in calo a livello nazionale perchè una certa fetta di politica continua a fare propaganda sulla pelle di disperati? Perchè si continua a puntare il dito verso coloro che il più delle volte soltanto temporaneamente sostano in questi territori? Controbattere a chi diffonde mezogne, in controtendenza ai dati reali dovrebbe essere la priorità di ognuno di noi. La percezione il più delle volte si contrappone alla matematica e allusivamente regala certezze di carta, non possiamo assumerci la responsabiltà di gesti nati da certe mistificazioni. Radicali Molise si fa promotore di una inizia nonviolenta, destinata a sensibilizzare associazioni e cittadini sull'ondata di violenza che da mesi sta colpendo la nostra terra. Per far si che si possa tornare a parlare sui temi senza gridare slogan da propaganda. Contro i racconti e le irrealtà noi siamo realisti e voi?"