Si chiama Chiara Bordi e fa la barista a Tarquinia. E parteciperà alle selezioni regionali di Miss Italia. Ce la farà a dimostrare che anche in un concorso basato esclusivamente sull'immagine può vincere anche la personalità e la voglia di vivere? E' quello che ci auguriamo noi di altomolise.net. Chiara a 13 anni, il 5 settembre 2013 cade dal motorino e perde la parte inferiore della gamba sinistra. Per questo motivo cammina con una protesi tutta realizzata in Molise. Due anni dopo, nel 2015, quando aveva già ripreso a vivere, ha realizzato a Campobasso il primo shooting fotografico. A realizzare il suo primo servizio fotografico, che le ha poi spianato la strada anche nel mondo della moda, il fotografo Antonello Luciani e il giornalista e fotoamatore Mimmo di Iorio. Il servizio nacque da un'idea di Roberta Maurelli. Se dovesse passare le selezioni un pezzo di Molise sarebbe al concorso.
Ma oltre al Molise ci auguriamo possa vincere la bellezza interiore. E andare anche oltre il messaggio dell'organizzatrice Patrizia Mirigliani. La quale, nonostante ogni anno inserisca nel concorso elementi inclusivi di più tipi di bellezza, parla delle sue ragazze ancora come corpi.
"È una bella ragazza - ammette Mirigliani - è alta un metro e 75, ha la vita stretta. Userà la protesi, e allora? Si parla tanto di corpi delle donne: bene, nella vita reale ci sono anche corpi feriti, che possono essere bellissimi". Ma Chiara potrebbe vincere se saprà farsi vedere come persona oltre che come un modello diverso di bellezza e quindi come corpo.
Nelle dichiarazioni rilasciate al Corriere.it la sua essenza emerge tutta. E, in caso dovesse passare le selezioni, oltre al suo corpo la vera bellezza sta in queste parole: "Quando sei vicina alla morte capisci quanto sia bello vivere.Faccio la barista part time: ci tenevo a fare questa esperienza, così comincio a riempire il curriculum: per adesso sono specializzata nei caffè corretti!. Dopo l’incidente ho cominciato a fare cose incredibili, che “prima” non immaginavo: ho fatto arrampicata, ho preso il brevetto da sub, ho giocato nella nazionale di sitting volley e a basket in carrozzina, ho fatto windsurf e snowboard. E adesso che mi ci fa pensare, ho preso il mio primo 10 in matematica all’ospedale Gemelli, in terza media".
Una vita pienissima quindi quella di Chiara. Non soltanto sfilarte ma tanta e tanta vita che forse non avrebbe vissuto senza quell'incidente che stava per costarle la vita. Altomolise,net fa il tifo per lei. Per la sua bellezza ma soprattutto per la sua essenza forte e splendente.