Il caso della morte di Michele Cesari il 47enne di Larino colto da aneurisma cerebrale e trasferito all'ospedale di San Giovanni Rotondo è stato oggetto di numerosi interventi in queste ultime ore. Da poco, intanto, come sostiene l'Ansa, è stata dichiarata la morte dell'uomo. Sarebbe avvenuta per una serie di circostanze: l'ambulanza impegnata in altro intervento e la Tac dell'ospedale 'San Timoteo' di Termoli ferma per manutenzione programmata. All'arrivo nel presidio ospedaliero pugliese era stata dichiarata la morte cerebrale dell'uomo. La famiglia ha autorizzato l'espianto degli organi che sarà effettuato entro questa notte. I familiari, come conferma il legale Michele Urbano, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Larino.
E ,mentre l'uomo è morto, sono arrivati poco dopo le 11 gli ispettori inviati dal ministro della Salute Giulia Grillo all'ospedale 'San Timoteo' di Termoli. L'obiettivo è valutare l'accaduto punto per punto. La loro relazione dovrebbe essere resa nota in questi giorni. Sul fatto è intervenuto anche il presidente della Regione Donato Toma
«Dal momento in cui mi sono insediato - ha dichiarato in una nota- sto chiedendo di essere nominato commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Molise, così da avere pieni poteri e avviare un percorso di risanamento ed efficientamento della sanità pubblica regionale non più rimandabile, come dimostra la tragedia di ieri, che deve necessariamente partire dalla revisione del decreto Balduzzi, fortemente penalizzante per la nostra regione. Ancora oggi ho ribadito questa necessità nel corso di un’audizione della Commissione Salute della Conferenza Stato Regioni. Esprimo sentimenti di cordoglio ai familiari di Michele e sono loro vicino in questo momento di dolore».
La notizia dell'invio della task-force di esperti coadiuvati dai Nas in Molise dopo la morte cerebrale di un 47enne per cui è stato necessario il trasferimento in ospedale in Puglia da Larino (Campobasso) "assume maggiore rilevanza anche alla luce del caso che si è verificato nella mattina di martedì 17 luglio a Venafro dove, solo grazie all'intervento dei volontari della Croce Azzurra, una bambina priva di sensi è stata trasferita al Veneziale di Isernia perché il Punto di Primo intervento al SS Rosario era chiuso". Questo quanto afferma invece in una nota il Movimento 5 Stelle Molise, sottolineando che il molisano, portavoce pentastellato al Senato, Luigi Di Marzio, ha avuto un colloquio con il ministro della Salute, Giulia Grillo.
Sul fatto l'Ansa ha chiesto un intervento anche a Paolo Di Laura Frattura. "Non sono più il commissario ad Acta del Molise, il mio incarico è scaduto con la nomina del nuovo presidente della Regione". Tanto ha detto l'ex governatore Pd. "Non voglio entrare nel merito di quanto accaduto - spiega - voglio solo ricordare che forse la ministra era in Parlamento quando il Programma operativo straordinario (Pos) è stato approvato con legge dello Stato. Non mi sembra di aver letto un suo passaggio di considerazione in merito al nostro Pos nel quale si parlava chiaramente della riorganizzazione della rete di Neurochirurgia". Poi, aggiunge: "Chiederei al ministro di verificare con le cartelle cliniche quanti problemi neurochirurgici dal Molise sono stati trasferiti a Campobasso quando era attiva la neurochirurgia e quanti in Puglia, in particolare a San Giovanni Rotondo". Secondo Frattura, dunque, "anche prima, dal Basso Molise i pazienti in emergenza venivano trasportati in Abruzzo e Puglia. Inviterei anche il ministro - conclude - a verificare nello storico gli interventi eseguiti dalla neurochirurgia dell'ospedale Cardarelli di Campobasso così vediamo se un tunnel carpale risolve i problemi della gravità , come nel caso del paziente purtroppo deceduto".