Sono 39 i profili Facebook finiti sotto inchiesta dopo la decisione della Procura di Palermo di aprire un fascicolo per risalire agli autori delle minacce e degli insulti rivolti sui social al Capo dello Stato Sergio Mattarella nel giugno scorso. I titolari di alcuni account sono stati già identificati, altri sono in corso di identificazione da parte della Digos che sta cercando di accertare se i nomi degli autori dei post Facebook e Twitter incriminati corrispondano a persone reali o siano dei fake.
Gli scritti minacciosi e offensivi riempirono i social dopo la decisione del Quirinale di affidare l'incarico per la formazione del governo a Carlo Cottarelli. Nel registro degli indagati finirono subito Manlio Cassarà , palermitano, che aveva postato "hanno ucciso il fratello sbagliato", riferendosi all'omicidio di Piersanti Mattarella, fratello del capo dello Stato, assassinato dalla mafia nel 1980; Michele Calabrese, autore di un post analogo, e Eloisa Zanrosso col "ti hanno ammazzato il fratello, non ti basta?".CONTINUA SU...http://palermo.repubblica.it/cronaca/2018/07/23/news/gli_insulti_a_mattarella_durante_la_crisi_di_governo_39_profili_sotto_inchiesta-202484927/