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Consiglio regionale, Pd e maggioranza approvano la legge sui vaccini. Movimento 5 stelle: si rischia l'incostituzionalità

In aula il dibattito tra le minoranze è stato molto acceso e non si sono lesinate parole forti.

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Il Consiglio regionale, con il solo voto contrario dei consiglieri Cinque Stelle e l'astensione della consigliera leghista Mena Calenda, ha approvato la legge proposta dal Partito Democratico che stabilisce l’obbligo vaccinale nella Regione Molise e l’obbligo di certificazione dello stesso, superando in questo modo l’incertezza in questi mesi creata su un tema di estrema importanza per la salute pubblica.

Il dibattito, come potete vedere sulla  nostra pagina facebookè stato tutt'altro che tranquillo. Il Movimento Cinque Stelle, con gli interventi dei consiglieri Greco, Primiani, Nola e Manzo non ha fatto a meno di sottolineare quanto era incostituzionale una legge che rischiava di essere impugnata a livello nazionale. Per il capogruppo del Movimento tra l'altro era una legge che non era buona nei contenuti e non si è risparmiato nel dirlo. Risposte ha ottenuto da tutti gli altri gruppi politici che sono intervenuti. 

Soddisfatti invece i consiglieri del Pd. “Con grande maturità - dichiarano Fanelli e Facciolla - i consiglieri del Partito Democratico e i consiglieri di maggioranza guidati dal Presidente Toma hanno discusso e licenziato un testo che fa finalmente chiarezza sui vaccini, stabilendo in modo inequivocabile che in regione Molise la legge nazionale “Lorenzin”, che ha previsto l'obbligo vaccinale e la relativa certificazione, venga da subito applicata nella nostra regione, senza dilazioni ulteriori o atti sostitutivi. Una certezza soprattutto per i dirigenti scolastici, che si erano chiesti che valore potesse avere la circolare del Ministro della Salute Grillo in contrasto a una legge dello Stato. Non c’è la possibilità di iscriversi e frequentare le scuole sulla scorta di una semplice autocertificazione! Si è dovuta fare una legge regionale perché la confusione originata a Roma è tutt’ora enorme. Si attende un emendamento alla bozza del decreto Mille-proroghe e non si sa neanche bene quale, essendosene susseguiti diversi, ivi inclusa la proposta dell’obbligo-flessibile, che già solo a sentirsi crea confusione.  Bene quindi il risultato di oggi. Ma ora lavoriamo anche alle norme attuative per ampliare informazione, sensibilizzazione, per rafforzare il coinvolgimento dei pediatri e la vaccinovigilanza. L’innalzamento della percentuale dei vaccinati si ottiene infatti anche con questi strumenti integrativi e complementari, ma intanto precisando che vaccinarsi è obbligatorio, senza equivoci, contribuendo a mantenere chiaro nell’opinione pubblica questo indirizzo. Non vi sono, altresì, dubbi sulla costituzionalità della disposizione, poiché qualora intervenissero norme primarie nazionali in contrasto con quanto previsto dalla legge regionale, le norme nazionali prevarrebbero in una sorta di recepimento automatico nell’ordinamento regionale, cioè senza bisogno di tornare sul punto. Questo al fine di evitare impugnative e anche per raccogliere le indicazioni venute dal “legislativo” regionale. Un risultato importantissimo, per cui ringraziamo la maggioranza, che pone il Molise all’avanguardia nazionale, insieme a poche altre regioni che come noi hanno avuto a cuore la salute dei nostri studenti, dei nostri figli e di tutta la nostra comunità. Perché, come ha ricordato anche il Presidente della Repubblica Mattarella, non possiamo diffidare della scienza. E chi lo fa, magari pensando di superarla con un’autocertificazione per fare contento lo sparuto drappello dei No Vax, sbaglia. E questo è il miglior modo di iniziare il nuovo anno scolastico: in bocca al lupo ragazzi. Studiate sodo e realizzate tutti i vostri sogni”.

 ''Questa legge sui vaccini non è contro nessuno, né contro il Governo né contro il Ministro Grillo, con la quale sto collaborando bene: la legge sui vaccini è uno strumento per fare chiarezza per i nostri corregionali, è una è presa di posizione politica, nonostante le strettoie del Piano di Rientro''. Lo ha detto invece il presidente della Regione Donato Toma, esponente di una Giunta di centrodestra, commentando il suo voto favorevole alla legge sui vaccini proposta dalla minoranza Pd

E sulla nomina a commissario ad acta ha ribadito: gradirei che fosse fatta nei confronti del presidente della Regione ma sono pronto a fare un esame in merito, a patto che gli esaminatori ne sappiano più del sottoscritto che è anche un tecnico. 

Per vedere tutto il dibattito cliccate sulla nostra pagina 

 

 

 

 

 
 
 

 

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