CASTIGLIONE MESSER MARINO - Dopo il furto in abitazione a Schiavi di Abruzzo, con un ottantunenne derubato di oltre seimila euro, a distanza di pochi giorni un altro colpo a Castiglione Messer Marino. Due episodi cronaca ravvicinati che rilanciano il tema della sicurezza e della vulnerabilità dei centri minori dell’entroterra. I Carabinieri, pure presenti sul territorio con dei comandi stazione sia a Schiavi che a Castiglione, fanno quello che possono, sempre più alle prese con un organico ridotto al lumicino. Un lavoro encomiabile che tuttavia sembra non rappresentare un sufficiente deterrente per i malintenzionati. Chi vuol delinquere, sa che in paese ci sono due, al massimo tre carabinieri, che ovviamente non possono essere sempre in servizio. La vulnerabilità dei centri montani aumenta esponenzialmente nel corso della notte, quando le locali stazioni sono chiuse ed in servizio c’è solo la pattuglia della compagnia di Atessa, sicuramente più impegnata nei centri maggiori e nelle cittadine del versante del Sangro. L’idea, o meglio la richieste che avanzano in molti tra i residenti nell’Alto Vastese, è quella di assicurare un maggior controllo del territorio da parte delle Forze dell’ordine magari con servizi in sinergia con quelli delle città del vicino Molise. Agnone, ad esempio, è vicina a Castiglione, e la cittadina molisana ha una compagina Carabinieri, la Polizia stradale e via elencando. Le Prefetture di Chieti ed Isernia, dunque, potrebbero trovare il modo di organizzare dei servizi di controllo e prevenzione nella zona a cavallo tra le due province e le due regioni.
Perché la sicurezza dei cittadini non può dipendere da una banale linea di confine tracciata su una cartina geografica.