La commissione per le pari opportunità della XI legislatura ha terminato il suo ruolo. Ora toccherà al presidente del Consiglio Regionale, Salvatore Micone, nominare una nuova commissione di 14 donne pronte a continuare l'opera di questa vecchia, presieduta da Gabriella Faccone. La presidente uscente, insieme allo stesso Micone, al sottosegretario alla Giunta Regionale Quintino Pallante e alle consigliere regionali in carica Paola Matteo, Mena Calenda ed Eleonora Scuncio (sostituita domani da Michele Iorio) ha tenuto una conferenza stampa per presentare un consuntivo delle proprie attività. Era presente anche la pioniera delle consigliere regionali che hanno partecipato ai lavori della commissione, l'uscente Nunzia Lattanzio. C'era anche la consigliera di parità provinciale Giuditta Lembo, l'ex assessora alle pari opportunità del Comune di Campobasso Emma De Capoa e la presidente dell'Auser Aida Trentalance.
C'è una continuità che fa ben sperare tra la consigliera uscente Nunzia Lattanzio e le attuali Mena Calenda e Paola Matteo. Sono tutte d'accordo su una cosa necessaria dal 2013. Da quando prima Paolo Frattura e poi Donato Toma hanno fatto una scelta impopolare non solo tra le consigliere ma anche tra le femministe molisane: quella di non nominare donne in Giunta Regionale. Tutte d'accordo: all'interno dell'esecutivo regionale occorre una presenza femminile. Nella scorsa legislatura per Nunzia Lattanzio è stata una battaglia più difficile essendo l'unica donna di maggioranza. Per le tre consigliere di oggi, tra cui anche Aida Romagnuolo, che non c'era per motivi istituzionali, dovrebbe essere una battaglia meno complicata. Anche se al femminismo oggi sbandierato da Quintino Pallante, che ha sottolineato di credere nel ruolo delle donne in politica, pensiero accolto anche da Salvatore Micone, poi c'è stato uno svarione che non possiamo non registrare. Micone ha detto, riferendosi al linguaggio da usare in aula: preferisco il maschile, non credo nel linguaggio di genere. Infatti in aula le consigliere continuano ad essere appellate al maschile : i consiglieri. Nonostante Micone sia un grande sostenitore del lavoro delle donne e della loro professionalità.
Ma cosa è stata la commissione regionale? Lo ha spiegato nella sua relazione la presidente Gabriella Faccone. La quale ha sottolineato che ad oggi la carica di componente è onorifica. Ossia senza alcun tipo di gettone di presenza. Per l'uscente invece il denaro da investire è importante, anche se non deve essere sprecato per iniziative inutili che hanno poco a che fare con le pari opportunità. I vulnus: troppo personalismo nelle decisioni e nell'organizzazione degli eventi e una confusione di comunicazione assurda tra quelli che sono i ruoli delle pari opportunità, dove si punta a risolvere le discriminazioni a livello lavorativo, con le politiche sociali, che hanno un compito ben diverso.
La Commissione nacque nel 2016, a tre anni dall'avvio della legislatura Frattura. Si è operato tra mille difficoltà e senza nessun riferimento precedente. Le componenti lo hanno fatto anche sottraendo tempo al proprio lavoro e agli impegni della propria famiglia. Il programma di interventi è stato presentato tre mesi dopo l'insediamento e precisamente l'8 luglio dello stesso anno. Primo banco di prova il 26 novembre 2016 con il convegno "Donne, dove osiamo noi, nessuna esclusa". Un incontro sull'autodeterminazione femminile e sulla nuova consapevolezza di essere donne. In questa occasione sono arrivati rappresentanti nazionali del Wister. Nel 2017 a maggio, con la collaborazione del Comune di Casacalenda, si è concluso il percorso formativo generazione H 24. Si è parlato di bullismo e degli aspetti sociali della web reputation e del cyberstalking.
La commissione ha dato il proprio apporto sotto il punto di vista della parità di genere al "Boosting Global Citizenship Education using digital storytelling" che ha come obiettivo il dialogo interculturale tra i generi in Europa. Successivamente la presidente Faccone è stata relatrice all'Università Marconi di Roma per promuovere la cittadinanza globale.
Il 10 gennaio 2017 si scende nei territori con la mostra "le costituenti nella memoria- storie, luoghi e politiche". L'iniziativa romana è stata condivisa da 40 donne molisane di Campobasso, Isernia, Venafro e Cercemaggiore. Poi grazie all'assessorato alle pari opportunità di Campobasso, allora guidato da Emma De Capoa, è stata portata al Comune di Campobasso.
La Commissione ha dato anche impulso ai comuni di indicare un soggetto che rappresenti le pari opportunità. Di 136 hanno risposto solo 23 Comuni. Il 25 giugno 2018 nella sede del Consiglio Regionale c'è stato un primo incontro tra le associazione e le nuove elette in consiglio regionale. Obiettivo comune modificare la legge del 23 aprile del 2000 per rendere concreto l'apporto della Commissione in un'ottica di maggiore condivisione del settore. Sul territorio si è collaborato con l'Anci e con l'Unimol.
La commissione lascia attività già avviate che sta alla nuova commissione decidere se avviare o meno. Le due consigliere regionali attuali hanno molto a cuore questo tema. Calenda e Matteo sono concordi nel dire che il concetto di pari opportunità è ancora molto lontano da ottenere in Molise. Paola Matteo in particolare ha ringraziato Nunzia Lattanzio per il lavoro svolto e ha auspicato un lavoro di rete in un ambiente che "resta fortemente maschilista". La sua lotta non sarà solo a favore delle donne ma anche per i disabili e la popolazione Lgbt, tutte categorie a rischio discriminazione.
Nunzia Lattanzio ha accolto l'invito con piacere e ha sostenuto" mai più temi che non ci aiutano a crescere. Bisogna lavorare con donne preparate e professionali, guarderò con attenzione ai progetti che porterete avanti e sono sicura che sentirò ben parlare di voi".
Giuditta Lembo invece auspica il ritorno al gettone di presenza anche per avvalorare un impegno gravoso e importante. Ringrazia Quintino Pallante per aver posto per primo, nel 2004, la questione delle pari opportunità e chiede di superare le questioni politiche e lavorare tutte insieme, al di là delle nomine, per un tema, quello delle pari opportunità che è trasversale.