Quando sei una donna e vuoi essere protagonista dello scenario politico che sia nazionale o locale, in Italia lo devi mettere in conto. Qualsiasi fisico tu abbia sarai giudicata sempre prima per quello. E dopo, forse, per le tue capacità nel ruolo per cui sei stata designata.
La donna, nella cultura patriarco sessista, è vista sempre come un corpo: bello, brutto, basso, grasso, magro, benvestito, sciatto ecc ecc. E la stampa italiana in questo non aiuta. Perché quando si parla del mondo femminile in politica non mancano mai i riferimenti a vestiti, borse o scarpe che la diretta interessata indossa. E’ avvenuto con la statura di Stefania Pezzopane, con il fisico di Rosy Bindi (giudicate negativamente), avvenne anche per Rosa Russo Iervolino attaccata anche per la voce sgradevole.
Di contro poi esiste la critica alle donne belle che vengono giudicate solo così: belle donne . Tra queste Mara Carfagna e Maria Elena Boschi. E proprio su quest’ultima si è scatenato l’ultimo putiferio mediatico. Ma non relativo alle vicende di Banca Etruria. Tutt’altro: a scatenare sessismo è stato un servizio fotografico fatto su Maxim, una rivista dedicata soprattutto al pubblico maschile.
Ed è qui che il cattivo giornalismo titola: La sessuologa: "Foto della Boschi? Un uomo su tre farà autoerotismo".
Vero è che il servizio di Maxim non parla di politica ma sono fotografie che mostrano la bellezza della politica nelle immagini. Ma è vero anche che in Italia, soprattutto se parliamo di donne e se se ne occupano alcune testate come il giornale il riferimento arriva sempre sul sessuale.
Cosa fa questo articolo? Non fa altro che riprendere altro modo di oggettivizzare la donna. Ed è l’intervista alla sessuologa Rosamaria Spina intervistata da Radio Cusano. Farsi foto artistiche non è reato. Passare dall’artistico all’oggetto sessuale diventa invece un qualcosa di degradante per la donna che viene fatta diventare oggetto.
Ecco l'analisi del messaggio che traspare dalle immagini scattate da Oliviero Toscani, alcune delle quali in camera da letto.
"Il fatto che la Boschi dica (riguardo le sue foto): ‘Spero non resterete delusi’ è già uno strizzare l’occhio al pubblico maschile della rivista per la quale ha posato. La donna seducente non è solo quella che si spoglia e mostra tutto ma è anche quella che sa giocare con il proprio corpo e la sua femminilità con semplicità , non a caso molte foto della Boschi sono in t-shirt e Jeans quindi comunque molto acqua e sapone, si fa riferimento alla seduzione della semplicità ", ha spiegato la dottoressa. Aggiungendo che "gli uomini troveranno anche in quelle foto la malizia perché scatta l’erotismo della fantasia, nella foto è vestita ma l’uomo nella sua elaborazione riesce ad andare oltre. È proprio in questi casi che l’uomo fantastica ancora di più sulla donna, penseranno: ‘Ah se avessi la possibilità chissà cosa farei'".
“Queste foto – continua Rosamaria Spina - potranno portare alla masturbazione come forma di gratificazione ed appagamento, un autoerotismo legato a delle fantasie sul bondage e il masochismo sessuale che si può creare nel pensare ad una donna di potere che poi magari anche fra le lenzuola rivendica il suo potere rispetto all’uomo". Quanti di loro praticheranno autoerotismo attingendo alla carica erotica trasmessa dalla Boschi? "Presumibilmente ci sarà un elevato numero di persone che si procureranno piacere attraverso quelle foto. La tiratura e la vendita della rivista aumenterà alla luce della presenza del servizio fotografico della Boschi. Più o meno un terzo dei lettori potrebbe masturbarsi grazie a quelle foto".
Un’analisi che fa capire cosa vede un uomo ma anche una donna in foto artistiche: solo un oggetto da sfruttare in camera da letto. Se si tratta di Maria Elena Boschi poi ancora di più. E le testate di destra a buttarsici come sciacalli per dimostrare secondo loro quali sono i due ruoli importanti per le donne: o ai fornelli o in camera da letto.