La fase post Frattura è partita il 23 aprile dopo la sconfitta alle elezioni. Quella post Micaela Fanelli, per il Partito Democratico, si è avviata ufficialmente stasera con la decisione, da parte del coordinamento formatosi dopo le sue dimissioni, della data delle primarie. Sarà il 16 dicembre prossimo. Le candidature per puntare alla carica di segretario sono invece presentabili dalle ore 10 dell’11 novembre alle ore 20 del 12 novembre. Ad annunciare la decisione del coordinamento ci ha pensato Franco Capone.
Hanno confermato la loro disponibilità alla candidatura alla carica di segretario sia Carlo Veneziale (sconfitto alle regionali del 22 aprile) che il consigliere regionale Vittorino Facciolla. Entrambi hanno sostenuto di essere disposti a esserci qualora il proprio nome sia una sintesi di quello che vuole il partito. Disponibile anche la ex onorevole Laura Venittelli. Ma questa sera a Isernia si scopre che tra gli outsider ci potrebbe essere anche il nome del dirigente Stefano Buono. Che ha le sue idee chiare su quanto dovrà fare il Pd del futuro. Ossia tornare a parlare tra la gente e puntare su un modello di sanità pubblica che possa garantire ai cittadini i funzionamenti dei pronto soccorso. Siccome sono in molti a non vedere di buon occhio la candidatura di chi ha fatto parte del team delle sconfitte chissà se questo nome potrebbe svettare tra gli altri.
Tra gli interventi in assemblea, ascoltabili in maniera integrale sulla pagina facebook www.altomolise.net, degno di nota quello di Alfredo Marini dei Giovani Democratici. Il nuovo segretario ha sottolineato che il partito è sceso al 17% e che per questo bisogna non parlare di unità, come è stato gridato nella manifestazione "L'Italia non ha paura", soltanto a chiacchiere ma bisogna fare squadra per tornare a essere alternativi a Luigi Di Maio che ora parla alle classi sociali a cui prima si rivolgeva il Pd. Parole di novità e di gioventù. Critica invece la posizione di Lorenzo Coia, presidente della provincia di Isernia, che ha ospitato l'assemblea di Isernia. "Il Governo regionale scorso è stato lontano dal territorio - ha tuonato l'anche sindaco di Filignano - più volte avevo esortato l'ex presidente Paolo di Laura Frattura a non stare solo a Campobasso. Gli avevo messo anche una stanza a disposizione ma non è stato possibile averlo qui". Tra gli errori sottolineati da Coia anche le tempistiche sulle elezioni. Secondo lui si doveva votare subito dopo la sconfitta al Referendum del 4 dicembre 2016. Con quel 40% il centrodestra non avrebbe avuto il tempo materiale di riorganizzarsi e il Movimento Cinque Stelle sarebbe stato opposizione.
C'è invece chi ha dato la colpa delle sconfitte del Pd al duo Ruta Leva. L'ex senatore è ancora iscritto al Pd ma stasera ufficialmente dei suoi era presente solo Giose Trivisonno, consigliere comunale di Campobasso. Ma la sua longa manus è stata decisiva nelle nomine della commissione di garanzia delle primarie, tra cui compaiono altri rutiani e non votate da Pino Libertucci e Francesca Carnevale tra gli aventi diritto dell'assemblea. In discussione anche la questione morosi del Pd. Più di qualcuno non avrebbe versato la quota di iscrizione e per questo motivo si potrebbe rischiare di perdere la sede regionale di Campobasso.
Insomma il Pd è pronto a ripartire e potrebbe farlo con volti giovani. Da segnalare intanto il ritorno da tesserato dell'isernino Alberto Gentile. Fondatore del Pd nel 2008 si era allontanato per non aver condiviso il tradimento del sogno di Paolo Di Laura Frattura. L'ex presidente della Regione, il sindaco di Campobasso e la consigliera Fanelli non erano presenti per motivi istituzionali. C'era invece il sindaco di Termoli Angelo Sbrocca insieme agli altomolisani sindaci rispettivamente di Capracotta e San Pietro Avellana, Candido Paglione e Francesco Lombardi.
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