Costi della politica: il centrodestra e il Pd (Facciolla ha votato contro mentre Fanelli era assente in aula al momento del voto) hanno votato, a notte fonda, contro la legge proposta dal Movimento Cinque Stelle. Una di quelle che era nel loro programma e che avevano posto al numero uno del programma elettorale: abolire l'istituto della surroga tra consiglieri e assessori.
Una modifica dello Statuto che venne fatta durante l'undicesima legislatura dalla maggioranza Frattura e alla quale allora si astenne soltanto l'allora consigliera regionale Nunzia Lattanzio. La quale prevedeva che gli assessori regionali si dovessero dimettere dalla carica di consigliere per far subentrare in consiglio i primi dei non eletti.
Questo durante la legislatura in corso vuol dire aver fatto rientrare altri cinque consiglieri regionali. "Vi volevamo far risparmiare 4 milioni di euro per destinarli ai cittadini molisani che ne hanno bisogno - ha sostenuto Greco - ma con un atto gravissimo non ce lo hanno permesso".
Nel video che postiamo qui Greco ci spiega passo per passo quello che è avvenuto ieri sera in consiglio. Ci racconta che il Movimento Cinque Stelle aveva chiesto di discutere di giorno la questione dei costi della politica ma che è stato costretto a farlo per cinque ore durante la notte. Ma ci svela anche un retroscena che solo i fini politologi riuscirebbero a leggere.
La lega, che a livello nazionale ha votato per il decreto Genova e quindi anche per i 2 milioni di euro per il Ponte Sente (che finora però restano spendibili entro il 31 dicembre a meno che la delegazione parlamentare non riesca a consolidare il finanziamento al 2019) a livello locale però continua a sostenere un governo che lo stesso Greco ha definito "speculare a Frattura che era speculare a quello precedente". La maggioranza di governo resta quindi un qualcosa di friabile e ci chiediamo per quanto il movimento cinque stelle riesca a livello nazionale a governare con chi in Molise sostiene proprio ciò che loro combattono.