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Omicidio passionale: arrestato il convivente della giovane lituana uccisa a Vasto

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Omicidio di natura passionale: hanno pochi dubbi gli inquirenti nel 'disegnare' scenari e contesti in cui è maturato il tragico fatto di sangue questa mattina avvenuto in un appartamento di un palazzo di via Sandro Pertini (nella foto). Vivevano assieme da 3 anni a Vasto Matteo Pepe, 43 anni, e Neila Bureikaite, 24. Lui imprenditore nel ramo edile originario di Lucera, sposato con la figlia di un costruttore pugliese e poi separato. Lei giunta in Italia da qualche anno e ultimamente senza occupazione. Un rapporto a volte burrascoso, dicono alcuni vicini di casa, tanto che in una circostanza, qualche tempo fa, erano stati gli agenti di Polizia ad intervenire nella stessa abitazione per riportare la calma tra i due dopo una lite su segnalazione di un residente. Questa mattina il dramma: è Pepe stesso ad avvertire il 118 dicendo di essersi ferito con un coltello. Gli operatori sanitari, nel contempo, avvertono la Polizia. Quando arrivano sul posto, soccorritori e poliziotti, la drammatica scoperta: nella camera da letto, riverso a terra, c'è il corpo già senza vita della ragazza. Tre colpi inferti alla schiena, con un coltello da cucina a lama e a punta affilata, secondo la prima ricognizione del dottor Falco dell'ospedale 'San Pio da Pietrelcina'. Pepe, assistito legalmente dall'avvocato Pasquale Morelli del Foro di Lucera, viene portato in Commissariato ed in Procura, presso la sede del Tribunale, dove interrogato. Per lui scatta la procedura dell'arresto. FOTO ERCOLE D'ERCOLE
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