I TONI TRIONFALISTICI DI COTUGNO
Una boccata d'ossigeno per le pro loco molisane. Che potranno a breve godere dei finanziamenti della Regione Molise che andrebbero ad appianare le spese sostenute nel 2017. Lo ha annunciato con una dichiarazione l'assessore regionale con delega a turismo e cultura Vincenzo Cotugno.
"La Giunta regionale - ha sostenuto - ha approvato il piano di riparto 2018 per i contributi alle Pro-Loco molisane inerenti le spese sostenute nel 2017. Dopo aver sbloccato nello scorso mese di luglio i fondi attesi dal 2014, ancora una buona notizia per le associazioni turistiche molisane, motore propulsivo delle iniziative locali che rappresentano le tradizioni e l'identità del Molise. Completato l'iter previsto, si procederà alla liquidazione degli oltre 50 mila euro previsti dal piano, "azzerando", di fatto, l'intero credito avanzato dalle Pro-loco nei confronti della Regione. Dopo sei mesi mi sembra un ottimo risultato!".
IL BANDO CHE AMMETTE AI FINANZIAMENTI
Un risultato, che a detta di Cotugno dovrebbe permettere alle Pro Loco di lavorare con vigore al rilancio del territorio di propria competenza. Ma come? Sarà di certo molto difficile con i fondi che la Regione ha messo a disposizione delle 51 associazioni che sono riuscite ad aggiundicarsi questo rimborso. Il quale però ha tutto il sapore di un contentino che, nel caso di alcuni piccoli comuni, non basta nemmeno per pagare la bolletta Enel della propria associazione.
Nella relazione del Piano di ripartizione dei fondi per l’attribuzione dei contributi regionali anno 2018 alle Associazioni Pro Loco per le attività svolte l’anno 2017 L.R. 18 luglio 1977 n. 20 e successive modificazioni viene fuori quanto segue: Per il 2018 62 istanze per l’assegnazione del relativo contributo, di cui n. 51 ammesse e 11 escluse.
I criteri e le modalità di concessione dei contributi sono stati individuati con deliberazione di G.R. n.321 del 4.02.1997, in base alla quale i contributi stessi vengono erogati solo per iniziative tese alla “tutela, miglioramento, conservazione e valorizzazione delle risorse turistiche locali, come le iniziative di valore culturale o di attività tradizionali, con esclusione, quindi, di sagre gastronomiche, gite sociali, realizzazione di impianti o strutture, spese di amministrazione”. Il Piano di ripartizione, da sottoporre all’approvazione della competente Commissione Consiliare, prevede la concessione del contributo a n. 51 Pro Loco (allegato n.1), in quanto dall’esame della documentazione trasmessa è stato accertato che le restanti n. 11 Associazioni non avendo rispettato il dettato legislativo sono state escluse. La somma stanziata in bilancio per l’anno 2018 è di € 56.373,00 La misura del contributo concesso ad ogni Pro Loco è stata calcolata, ai sensi della citata deliberazione n.321, sulla base di una percentuale ricavata dal rapporto proporzionale tra la somma stanziata in bilancio ed il totale delle spese riconosciute ammissibili, secondo il seguente prospetto: Somma in bilancio €. 56.373,00 x 100 = 9,2902 rapporto da applicare Spesa ammessa € 606.793,50.
Andiamo ora a vedere nel dettaglio con questa infografica quanti soldi le Pro loco ammesse al finanziamento avevano chiesto e invece quanto hanno realmente ottenuto.
AGNONE E CAPRACOTTA LE MENO PENALIZZATE
PER ORATINO, PETRELLA TIFERNINA E SANT'ELIA A PIANISI NEMMENO IL RIMBORSO PER UNA BOLLETTA
Come possiamo vedere da questa documentazione i comuni che hanno ottenuto di più sono proprio gli altomolisani Capracotta e Agnone., Somme comunque ridicole rispetto a quanto era stato chiesto. Nel migliore dei casi di parla di 3400 euro.
In quest'altra infografica appare anche la pro Loco di Sant'Elia a Pianisi che ottiene 60 euro e 15 centesimi. Nemmeno il costo di una bolletta Enel per la sedE dell'associazione.
UNDICI PRO LOCO ESCLUSE: CLAMOROSO IL CASO DI ISERNIA
Tra gli undici comuni esclusi anche la Pro Loco di Isernia. Ecco l'elenco
GIUSEPPE MARINELLI, PRESIDENTE DELLA PRO LOCO DI AGNONE: FONDI ESIGUI, CI HA TAGLIATI ANCHE IL COMUNE
Sul tema si è espresso anche il presidente della Pro Loco di Agnone, l'avvocato Giuseppe Marinelli. Il quale ci ha spiegato che le pro Loco negli anni hanno subito un taglio dei fondi non indifferente. "Fino a quattro cinque anni fa le pro loco - ha dichiarato - venivano finanziate con 200 mila euro annui, Man mano i finanziamenti sono scesi a 50mila euro. Per due anni durante la Giunta Frattura era scesa per due anni a 90mila euro e ora ci sono 56mila euro da dividere tra 51 pro loco (come si vede nelle infografiche pubblicate)". Il presidente ci ha anche detto che se hai un contributo dalla Regione non puoi averla da altri.
Ma ad aggravare la situazione di Agnone arriva anche una mazzata dal Comune: che ogni anno ammontava ad almeno 2700 euro. Dure le parole di Marinelli: "loro scelgono quali progetti finanziare e quali no ma la verità è che non vogliono fare turismo. O almeno non con le pro loco". Negli anni scorsi la pro Loco di Agnone riusciva anche a sopravvivere. Ora diventa quasi un rischio continuare a lavorare per il luogo "pro Loco" come si direbbe in latino.