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L'omelia di Natale di papa Francesco contro egoismo e ingordigia: "Troppi non hanno il pane"

Accoglienza, fraternità, pace. Il messaggio di Natale del Papa pronunciato dalla Loggia della Basilica di San Pietro

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ROMA - Accoglienza, fraternità, pace. Il messaggio di Natale del Papa pronunciato dalla Loggia della Basilica di San Pietro tocca tutti i temi più caldi del momento e sembra rivolto soprattutto a chi, troppo spesso, davanti a chi soffre preferisce voltarsi dall'altra parte. "Come i pastori, accorsi per primi alla grotta, restiamo stupiti davanti al segno che Dio ci ha dato: un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia. In silenzio - dice Francesco alla folla dei fedeli - ci inginocchiamo, e adoriamo. E che cosa ci dice quel Bambino, nato per noi dalla Vergine Maria? Qual è il messaggio universale del Natale? Ci dice che Dio è Padre buono e noi siamo tutti fratelli. Questa verità sta alla base della visione cristiana dell'umanità".


"Senza la fraternità che Gesù Cristo ci ha donato, i nostri sforzi per un mondo più giusto - ha gridato Francesco -  hanno il fiato corto, e anche i migliori progetti rischiano di diventare strutture senz'anima. Per questo - ha spiegato - il mio augurio di buon Natale è un augurio di fraternità. Fraternità tra persone di ogni nazione e cultura. Fraternità tra persone di idee diverse, ma capaci di rispettarsi e di ascoltare l'altro. Fraternità tra persone di diverse religioni. Gesù è venuto a rivelare il volto di Dio a tutti coloro che lo cercano".continua QUI

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