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Di Maio e Salvini: 2 apprendisti sulla pelle dell’Italia .

Il sociologo Domenico De Masi, ex punto di riferimento del M5s, critica il governo e le sue scelte

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Ho avuto il piacere di conoscere Domenico De Masi tanti, purtroppo, anni fa. Diventammo amici e ci frequentammo spesso durante le sue manifestazioni culturali, sempre innovative e dirompenti. Conosco il suo rigore morale, la sua profonda professionalità e la sue capacità di ricercatore. Pertanto, il mio credito verso di Lui è illimitato. Troppi hanno dato credito a false voci secondo le quali sarebbe vicino a 5S. In effetti, lui si limitò ad eseguire uno studio commissionatogli dai Grillini. Niente altro. Di certo, frequentandoli, ha avuto modo di conoscerli e, oggi, può permettersi di giudicare loro, le loro azioni e le loro alleanze.

A proposito di Casaleggio, dopo aver letto alcune sue previsioni (il lavoro, per come lo conosciamo, sparirà entro il 2054) ha voluto precisare: Io che studio questi temi, faccio previsioni che si fermano ai prossimi anni. Lui si spinge addirittura al 2054. Mah. Prima di parlare bisogna andare sul campo. Io non smetto di andarci. […] Per conoscere occorre studiare. Casaleggio che basi ha? A quali ricerche si riferisce?

In merito al reddito di cittadinanza, così si esprime: Ma quale reddito di cittadinanza? Questo è un reddito per i poveri, non per i lavoratori […] Questo reddito c’entra poco e nulla con la disoccupazione […] Il reddito di cittadinanza che sta per essere varato non è altro che il Rei introdotto dal governo Gentiloni. E non sembra soddisfatto da questa nuova misura di Welfare e, anzi, mette in guardia dagli effetti negativi che potrebbe avere al Sud: Conoscete i disoccupati meridionali? Faranno altri lavori. Il disoccupato meridionale è un artista. Non sta mai fermo […] E poi che deve fare con 300 euro di reddito di cittadinanza. Fa ridere […]

In merito alla quota 100:  “Capisco un minatore, ma oggi con la mente ancora viva, come si fa ad andare in pensione a 62 anni?”

Quanto a Di Maio, il suo pensiero è tranciante: In questo governo nessuno ha mai fatto il mestiere che oggi è chiamato a fare […] Di Maio è un caso unico al mondo. A 32 anni è passato dal non avere un lavoro ad averne quattro: vicepremier, due ministeri e capo politico.

Infinea proposito dell’accoppiata Di Maio e Salvini, il sociologo usa una metafora eloquente per definire il lavoro portato avanti dai due vicepremier: vanno avanti per prove ed errori. Stanno facendo stage (apprendistato). Ma con l’Italia.

 

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