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Lino Banfi nominato all'Unesco: che c’entro io con la cultura

Il suo messaggio è fuorviante per le giovani generazioni che devono investire in cultura.

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L’UNESCO è l’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, istituita a Parigi 4 novembre 1946, nata dalla generale consapevolezza che gli accordi politici ed economici non sono sufficienti per costruire una pace duratura e che essa debba essere fondata sull'educazione, la scienza, la cultura e la collaborazione fra nazioni, al fine di assicurare il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli, senza distinzione di razza, di sesso, di lingua o di religione.“Poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere poste le difese della pace”.

Facendo riferimento agli obiettivi dell’UNESCO,fa specie la dichiarazione di Lino Banfi, novello commissario italiano all’Unesco: “Che c’entro io con la cultura, io voglio portare un sorriso”.

Ora, fermo restando che Lino Banfi è uno straordinario artista teatrale e cinematografico, cui va tutto il mio rispetto e plauso, io non intendo biasimare la sua nomina bensì il suo messaggio e mi chiedo: perché si vuole tanto maltrattare la cultura, perché eluderla, semplificarla, emarginarla?Lo può fare un miliardario gretto alla Briatore (non farò studiare mio figlio, gli insegnerò tutto io); ma non se lo può consentire una società.

La Cultura è alla base del benessere e della pace di ogni comunità. La Cultura significa avere Insegnanti, Professori, Medici, Ingegneri, Sismologi, Astronomi, Urbanisti, Agronomi, Giornalisti, Biologi, Archeologi,Architetti,e decine di altre professioni, senza le quali una Comunità torna al Medioevo; a meno che non si voglia adottare la pratica di MaoTseTung: l’ignorante chiamato, in odio alle professioni, a fare un intervento chirurgico o a costruire un palazzo o a insegnare matematica.

La vera rivoluzione che un Governo possa compiere è l’investimento massiccio in Cultura. Pertanto, questo inviare messaggi del tipo “la cultura serve a poco o non si mangia oppure è noiosa, oppure è deprimente” è la più grossa ferita che si possa infliggere a un popolo.

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