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Autovelox, Sorbo attacca Mazzuto che predica bene e razzola male

redazione
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AUTOVELOX imboscati sulla Trignina: il presidente della Provincia Mazzuto chiede maggiore visibilità delle apparecchiature elettroniche, ma secondo il consigliere di opposizione Sorbo si tratta di mera propaganda, perché, come suol dirsi, predica bene e razzola male. \"Purtroppo, come capita spesso di recente, le affermazioni del presidente Mazzuto non rispondono poi agli atti concreti che la sua amministrazione produce. - spiega il consigliere provinciale Sorbo - Infatti Mazzuto dichiara di voler combattere gli autovelox che tartassano gli automobilisti ma, come se non bastassero quelli posizionati da Polizia, Carabinieri e Vigili urbani, l’Amministrazione provinciale di Isernia ha deciso di acquistarne uno o addirittura due da assegnare alla Polizia provinciale in modo da creare una occasione in più per tartassare gli automobilisti che transitano sulle strade della provincia al solo scopo di “fare cassa” alle spalle dei cittadini, essendo già sufficiente l’azione degli altri corpi di polizia a garantire la sicurezza sulla rete viaria provinciale. Inoltre va detto che, al di là delle belle intenzioni annunciate al procuratore Albano, in effetti l’atto più significativo della gestione dell’attuale comandante della Polizia provinciale è la proposta di acquisto degli autovelox. Non ci risulta, ad esempio, che esistano significative attività e provvedimenti adottati per fronteggiare il fenomeno delle discariche abusive che sono disseminate sul territorio provinciale, per effettuare le verifiche – insieme agli organi tecnici – di fenomeni di inquinamento dei corsi d’acqua, per cercare di limitare il diffuso fenomeno del bracconaggio. Non ci si era nemmeno accorti che a Carpinone era avvenuto un attraversamento abusivo di una strada provinciale per la realizzazione di un cavidotto. Né, sempre a Carpinone, ci si è accorti del taglio abusivo di alberi di proprietà della Provincia. La Provincia è intervenuta tardivamente solo dopo la nostra segnalazione. Sotto l’Amministrazione Mazzuto, venendo meno allo spirito per la quale è nata, la Polizia provinciale sta dunque subendo un significativo mutamento genetico: prima, inserendola nel suo “staff”, il presidente l’ha fatta diventare un corpo di “sceriffi personali”, ora sta trasformando gli agenti – che dovrebbero essere in prima linea nella lotta per la difesa del territorio e dell’ambiente – in controllori del traffico. Così i cittadini della Provincia di Isernia che eviteranno le multe sulla Trignina, saranno contravvenzionati mentre percorreranno a 60 chilometri orari la strada provinciale che da Venafro conduce a Conca Casale. E non staranno andando nemmeno alla loro casa al mare\". A stretto giro arriva la replica del presidente Mazzuto. \"Non ho in alcun modo chiesto di togliere il rilevatore di velocità che si trova sulla Strada Statale 650 Trignina in prossimità dei Comuni di Palmoli, Fresagrandinara, Dogliola, San Giovani Lipioni. Il mio intento è stato, invece, quello di sollecitare il Prefetto di Chieti, Vincenzo Greco, a verificare, in base a quanto prevede la legge in materia, se l’autovelox sia adeguatamente segnalato. Infatti, nel caso in questione, si tratta di un dispositivo mobile che dovrebbe funzionare, secondo quanto previsto dalle norme, con la presenza di operatori delle Forze dell’ordine, dovrebbe essere segnalato con segnaletica mobile posta a non meno di 400 metri dal dispositivo che in ogni caso deve esser ben visibile. Disposizioni che, in base alle numerose segnalazioni giuntemi da cittadini isernini, allo stato attuale non risulterebbero essere state attuate. Di qui, quindi, la mia iniziativa per tutelare gli automobilisti della nostra provincia\".
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