In merito ai noti e gravi fatti di cronaca accaduti a Napoli riguardanti il bambino di sei anni ucciso a bastonate dal compagno della madre, la poetessa agnonese Anna Di Lollo esprime il suo pensiero nel merito del tragico accaduto: Nazione di codardi che vede e tace
Sapete che c'è? A dirla tutta c'è che mi vergogno, mi vergogno di appartenere ad una nazione di codardi, di gente che tace soprusi a danni di bambini, di donne che per avere il letto caldo dimenticano l'istinto, sì l'stinto di essere mamme, perché di questo si tratta e un animale sa ormai estrinsecarlo meglio di noi.
Giuseppe, solo una manciata di anni, ha pagato l'ignoranza e la codardia di tutti, di un intero sistema che ha infilato la testa sotto la sabbia. Tutti quelli che hanno visto, sentito, saputo a livello familiare, scolastico, di vicinato ... una vera e propria congiura a danno di bambini. A me pare ci sia tutto che non vada, perché domani potrebbe succedere nella casa vicina alla mia, alla vostra e si potrebbe sentire in qualsiasi momento qualcosa di agghiacciante e tacerlo per viltà , perché è schifosissima vigliaccheria quella di chi non è in grado di frapporsi, di chi al primo minutissimo sospetto non si espone, non crea un gancio nel cielo per chi è solo nel marasma di una coalizione, una schifosissima coalizione di italiani incapaci di tutelare i figli, miei, tuoi, nostri, vostri, loro, semplicemente figli e bambini, futuro di tutti. Mi vergogno, non provo altro che vergogna, anche come donna, di appartenere alla stessa specie di un'altra che abbassa la testa quando uccidono il sangue del suo sangue. E non venitemi a dire che non bisogna giudicare, perché è proprio a furia di creare alibi al male che gli avete srotolato il tappeto rosso per lasciarlo trionfalmente avanzare!
Anna di Lollo