Per un tema sentito come quello della salute e perciò il futuro di quel che resta dell'ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone ci si aspettava che non solo la sala consiliare di Palazzo San Francesco fosse piena, ma perlomeno 500 cittadini fossero presenti a presidiare il consiglio comunale
L'Ospedale, argomento che rappresenta la vita stessa di questo territorio, oggi interessava una 50ina di persone in sala consiliare,attente, molti di loro addetti ai lavori. L'assise al completo e come ospite tra i tanti invitati, non un politico, non il commissario o il sub commissario o il direttore generale ASREM, ma il dott Forciniti, direttore amministrativo Asrem. Forciniti, che va ringraziato per la sua presenza e per la generosità del tempo messo a disposizione, ha illustrato i problemi che insistono sul Caracciolo oramai da anni e che impediscono l'attuazione del piano operativo 2015-18, scaduto il 31 dicembre." Le difficoltà sono tante" ha dichiarato ma non perchè e' indiscussione l'esistenza dell'ospedale stesso, ma la carenza di medici e la sede, evidentemente poco appetibile, impedisce la continuità assIstenziale e l'attuazione di quei servizi a partire dal pronto soccorso, come previsto dal decreto Balduzzi.
Spiegava che la Asrem ha espletato un concorso per medici al quale hanno partecipato 16 professionisti, ma scorrendo la graduatoria a partire dal 4* perchè i primi tre hanno diritto per legge di indicare la sede, nessuno dei restanti ha accettato di venire a Agnone, seppur con la garanzia di un contratto a tempo indeterminato.
La discussione intensa, interventi anche dal pubblico, e' intervenuto il dottor di Nucci responsabile unità operativa di Medicina che ha chiesto lumi sullo scorrimento della graduatoria del concorso per medici e poi gli interventi delle opposizioni e dal pubblico il consigliere regionale M5S Andrea Greco. Seppur nelle differenze degli interventi , il filo conduttore unitario, salvare un servizio indispensabile per la comunità .
Profondamente politico l'intervento di Cacciavillani, ha chiesto contezza e tempistica sull'attuazione del piano operativo oramai scaduto, ed ha invitato tutti ad una riflessione sul futuro dell'ospedale."Non sarà scontato, ha detto, che i commissari riusciranno nel nuovo piano operativo 2019-2021 a confermare il presidio agnonese come ospedale di area disagiata"
.La sua analisi: popolazione diminuita, accordi di confine con l'Abruzzo che vanno verificati, rapporto con i sindaci dell'alto Molise e l'alto vastese che vanno ricercati e rinsaldati, costituzione della macroarea, potrebbero essere la garanzia e la salvezza. Implicita nel suo intervento la critica politica all'attuale maggioranza, accusata velatamente di immobilismo
Andrea Greco nel suo intervento ha garantito il sostegno a favore dell'ospedale agnonese in tutte le sedi istituzionali , non ultima quella ministeriale. Nel contempo ha denunciato anche tutto ciò che poteva essere fatto ma non e' stato fatto: l'acquisto di una nuova tac, gli ecografi e i finanziamenti mancati alla formazione dei medici nelle scuole di specializzazione.
La relazione finale al sindaco Marcovecchio, che non ha escluso, se non si dovesse riuscire a reperire medici disponibili per la sede di Agnone,anche una gestione, privata convenzionata dello storico ospedale agnonese. E qui viene da riflettere: Ma nel convenzionato , cioè gestione privata con soldi pubblici, è più facile trovare i medici? E se si , perchè?