AGNONE. “Da un anno a questa parte, nulla mi sembra cambiato: la situazione dell’ospedale San Francesco Caracciolo è andata peggiorando, con ulteriori reparti chiusi; le scuole continuano ad essere insicure e ci si continua ad affidare alla buona sorte ( la stesssa che a Venafro ha evitato una tragedia); le tasse continuano ad aumentare così come i buoni mensa; gli amministratori continuano a trincerarsi dietro il solito motivo del “non ci sono soldi”, ma questa volta, con l’aggiunta de “la colpa è di Berlusconi”!”.
E’ l’attacco che sferra Lorenzo Marcovecchio, capogruppo di minoranza di “Agnone Rinasce” all’amministrazione di centrosinistra guidata da Michele Carosella insediatasi a palazzo San Francesco lo scorso giugno. Non a caso Marcovecchio interviene alla vigilia di una manifestazione importante come quella della Ndocciata dell’8 dicembre che l’anno scorso venne aperta con una plateale protesta in merito alla paventata chiusura dell’ospedale citatdino e sponsorizzata dal comitato “Il Cittadino c’è…” allora capeggiato dall’attuale vicesindaco, Nunzia Zarlenza.
“Le ‘Ndocce si accendono, Agnone si spegne”. Se la memoria non mi
inganna – prosegue l’avvocato e consigliere di minoranza in Comune - era questo il testo di un cartello che veniva consegnato, lo scorso anno, a tutti i commercianti di Agnone affinchè lo apponessero sulle vetrine delle proprie attività per protestare verso l’Amministrazione, rea di pensare al divertimento in un momento di difficoltà. Con sommo dispiacere – sentenzia Marcovecchio – devo constatare che a distanza di un anno è rimasto tutto com’era. Alla luce di questa situazione ci saremo aspettati di assistere al medesimo copione messo in atto lo scorso anno soprattutto perché i maggiori protagonisti sono stati premiati dal voto popolare ed oggi siedono tra i banchi della maggioranza in Comune con ruoli di non poco conto. La protesta,quindi, sarebbe stata quantomeno coerente: invece nulla”.
Così Marcovecchio non risparmia parole al vetriolo al neo assessore Giuseppe Attademo.
“Il lenzuolo bianco, che tanta fortuna ha portato ai nuovi amministratori, è stato ripiegato nell’armadio in attesa di essere recuperato per il prossimo freddo, le tipografie non hanno ancora stampato nulla e ci si prodiga in incontri estenuanti con la costituenda associazione dei commercianti per far si che questa non solo faccia miracoli per portare all’accensione delle luci
di Natale, ma anche che faccia svolgere la notte del fuoco per tutti i giorni del ponte perché questo, come sostenuto con roboanti parole dall’assessore al Turismo, Giuseppe Attademo, “potrà riverberarsi sulle loro attività recuperando e riaffermando un ruolo che Agnone ha avuto nel passato ossia di centro commerciale ed artigianale nell’ottica di uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente naturale”.
“Sono contento che si svolga serenamente la ‘Ndocciata - conclude Marcovecchio - così come tutti quegli eventi ed attività che servano a dare visibilità ed economia al nostro territorio. Ringrazio, quindi i commercianti, le associazioni e tutte quelle persone che volontariamente e gratuitamente si prodigano per il bene della collettività sostituendosi agli Enti troppo spesso immobili e prendo atto che è bastato un semplice cambio di amministrazione non per risolvere, ma per nascondere i problemi esistenti”.