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Il consigliere della Lega che ha detto a Emma Marrone di aprire le cosce

Massimiliano Galli è stato espulso dal partito. Nel 2017 era stato costretto a dimettersi da assessore di Amelia, in Umbria, per aver insultato i siriani

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C'è ricascato. Massimiliano Galli è uno che, se gli viene una battuta, non riesce proprio a trattenerla. Pure se è politicamente scorretta, anzi meglio perché l'ormai ex consigliere della Lega di Amelia, in Umbria, è convinto - e lo dice con chiarezza sulla propria pagina Facebook - che il politicamente corretto "porterà alla morte di questa nazione". E quindi, se gli viene da spararne una, la spara. Anche se gli hanno detto mille volte che i social non sono come Las Vegas e che quello che vi succede ci resta sì, ma non nel senso che si vorrebbe, perché si diffonde con una velocità incontrollabile. 

Quella volta dei musulmani e della Siria

Così la battutaccia rifiliata a Emma Marrone è arrivata in un battibaleno sulla scrivania del segretario regionale umbro Virginio Caparvi che questa volta non ha lasciato correre e ha deciso che per Galli non c'è più posto nel partito. Perché 'questa volta'? Perché, come s'è detto, di fatto Galli c'è ricascato. La prima volta era successo nel luglio 2017 quando, come ricorda TerniInRete, riferendosi alla guerra in Siria, si augurava  che "si ammazzassero tutti" e definiva i musulmani, "musulmerde". All'epoca era assessore allo sport del comune di Amelia, poco meno di 12 mila abitanti, ed era stato costretto a dimettersi. Eppure sembrava aver capito, tanto che in una lettera di scuse scriveva: "Di certo non affronterò più argomenti complessi utilizzando sintesi superficiali ed espressioni colorite". 

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