CAROVILLI - Confronto serio e approfondito tra politici, tecnici e amministratori locali.
Creare poli scolastici per assicurare ai ragazzi una scuola di qualità e lottare contro lo spopolamento
“I bambini molisani – ha dichiarato con convinzione l’assessore regionale Filoteo Di Sandro – non devono avere una preparazione di serie B rispetto ai bambini di altre regioni italiane. I poli scolastici sono un’ottima novità organizzativa, non applicabile ovunque, ma ideali per alcune zone se tutti sono d’accordo”. Questi concetti sono stati chiaramente espressi dall’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Filoteo Di Sandro, all’inizio del suo intervento nel corso della conferenza su: “Polo scolastico: una soluzione. I Comuni montani tra spopolamento e calo di nascite” organizzata dalla Associazione di Iniziative Culturali, Sociali ed Economiche “Il Glicine”, in collaborazione con Ente Provinciale del Turismo di Isernia e Unicreditbanca, che si è tenuta a Carovilli. “La proposta pervenuta dai sei sindaci dell’Alto Molise di formare un polo scolastico – ha aggiunto l’Assessore Di Sandro – è stata immediatamente valutata come una novità da prendere in seria considerazione, ora occorre un ulteriore sforzo da parte degli amministratori: per dare corpo all’iniziativa, devono presentarci un progetto soprattutto per quanto riguarda gli edifici che dovranno essere utilizzati e richiedono interventi di completamento e adeguamento alle norme di sicurezza. Devono essere conservati nei paesi gli asili, eventualmente accorpati con la scuola primavera, ma vanno assolutamente eliminate le pluriclassi perché impediscono ai bambini di raggiungere una preparazione adeguata ai tempi. Dal prossimo anno poi si dovrà agire secondo piani triennali attraverso i quali programmare seriamente il futuro”.
In apertura della conferenza, alla quale hanno partecipato numerosi rappresentanti di amministrazioni comunali, tra i quali il Sindaco di Frosolone, Sabatino Farese, il Sindaco di Civitanova del Sannio, Gino Cardarelli, ed un ex amministratore di Lupara, alla presenza di un pubblico che ha trovato il tema di grande interesse, Luciano Scarpitti, Presidente dell’Associazione “Il Glicine” ha sottolineato: “ Abbiamo deciso di affrontare questo tema perché i nostri territori sono afflitti da due problemi: il trasferimento delle giovani famiglie nelle città perché lì trovano maggiori servizi, e la forte contrazione delle nascite. Ciò indebolisce enormemente la struttura scolastica dei paesi di montagna dal momento che il ridotto numero di bambini imporrà inevitabilmente la chiusura di molte scuole o il ricorso al sistema cosiddetto delle “pluriclassi”, molto diffuso un tempo soprattutto nelle campagne”.
“Intendiamo presentare alla Regione – ha dichiarato il Sindaco di Carovilli, Antonio Cinocca – uno studio di fattibilità che sia sostenibile sotto l’aspetto numerico, sotto l’aspetto dei servizi, sotto l’aspetto dell’efficienza economica e che dia risultai concreti per il miglioramento delle condizioni di vita sociale”.
“L’iniziativa del polo scolastico è importantissima – ha dichiarato il Dirigente scolastico provinciale di Isernia, Rossana Di Pilla – perché se non saranno prese iniziative di questo genere nel giro di pochi anni scompariranno le scuole dai paesi dell’Alto Molise. Occorre, inoltre, controllare la sicurezza degli edifici – ha aggiunto Rossana Di Pilla – e rinforzare il sistema dei trasporti pubblici”.
“Gli amministratori locali hanno preso coscienza dei problemi e hanno saputo mettere da parte qualsiasi campanilismo – ha dichiarato Angelo Iapaolo, Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Isernia – ora occorre ottimizzare le risorse per procedere all’adeguamento delle strutture con gradualità e trasparenza e per facilitare la mobilità dei ragazzi attraverso i trasporti, eliminando per prima cosa le cosiddette 'corse fantasma'”.
“Dobbiamo prima di tutto conservare quello che abbiamo – ha sostenuto il Sindaco di San Pietro Avellana, Antonio Di Ludovico – in particolare i posti di lavoro. E’ molto strano – ha aggiunto Di Ludovico – che hanno più operai forestali certi paesi del Basso Molise che noi che siamo immersi nei boschi”.
“E’ importante sostenere l’iniziativa di questi sindaci nella creazione del polo scolastico – ha dichiarato Mario Lombardi, Consigliere provinciale di Isernia – per andare incontro alle esigenze di una popolazione che eroicamente resiste a vivere in paesi di montagna in cui i costi sono molto più elevati che altrove. La Regione, che talvolta sembra osteggiare qualsiasi iniziativa in favore dei comuni montani dovrebbe invece mettere in atto strategie preventive contro lo spopolamento”.
“Quello che si vuole creare con questa iniziativa – ha ribadito Alfredo Marrone, Sindaco di Pescolanciano – è qualcosa che sappia attirare e interessare gli studenti anche da altri paesi al di fuori dei nostri. Il nostro impegno – ha aggiunto Marrone – è quello di evitare sprechi e doppioni; così se in un paese si fa il polo scolastico, in un altro si farà la casa per anziani e negli altri si porteranno avanti altre iniziative, sempre da un punto di vista unitario. Poi, insieme, si dovrà pensare allo sviluppo, alle attività produttive, al turismo e tutto il resto”.
“Attualmente le amministrazioni comunali hanno grandi difficoltà a gestire qualsiasi problema – ha dichiarato Egildo Di Pilla, sindaco di Chiauci – io ho vissuto in prima persona lo spopolamento del paese e so bene ad esempio quanto sia complicato organizzare tutti i servizi comunali come ad esempio il trasporto con lo scuolabus, mettere d’accordo gli orari del personale e quanto sia costoso tutto questo”.
“L’unico investimento veramente importante e urgente da fare – ha dichiarato Giovanni Tesone, Sindaco di Pietrabbondante – è quello sulle strutture, per rendere sicure quelle esistenti ed eventualmente aggiungere dei moduli certificati sotto l’aspetto della sicurezza. Poi attivare delle sinergie che ci facciano crescere tutti insieme”.
“Con convinzione abbiamo sposato il progetto del polo scolastico – ha affermato Mauro D’Andrea, vicesindaco di Roccasicura – perché siamo convinti che sia l’unico modo per conservare i nostri paesi e combattere lo spopolamento”.
“E’ estremamente positivo vedere tanti sindaci che hanno saputo trovare una base di accordo – ha dichiarato in conclusione l’Assessore Di Sandro – ora tocca alla Regione decidere quale strada vuole seguire, se quella della produzione di energia o quella dei prodotti tipici di qualità, dell’ambiente, del turismo; e questa è una decisione che dobbiamo prendere tutti insieme”.