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Fiume inquinato, l'area artigianale sotto accusa

Ancora problemi ambientali a Castiglione Messer Marino. La denuncia dell'Arci Pesca

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CASTIGLIONE MESSER MARINO - Il fiume Treste, nel territorio di Castiglione Messer Marino, è inquinato. Non è certo una novità. Meno di un anno fa l’allarme era stato lanciato dal Comitato provinciale dell’Arci Pesca, impegnato, grazie a una convenzione con la Provincia di Chieti, nell’opera di vigilanza ambientale. A finire di nuovo sotto accusa è l’affluente che scorre in prossimità dell’area artigianale. Come nel gennaio dell’anno scorso, l’acqua è maleodorante, di un colore scuro, in alcuni tratti un viscido strato marrone naviga sul fiume. È evidente come l’affluente inquinato vada a contaminare le acque del Treste, limpide fino al tratto poco più a monte. Le immagini non fotografano solo una situazione da disastro ambientale, ma soprattutto l’immutabilità del tempo e dello stato di inquinamento. Le denunce di un anno fa a Polizia provinciale, Corpo forestale, Provincia e Comune hanno sortito effetti pressoché nulli; oggi sono state reiterate, ma la speranza che si arrivi a un risultato concreto lambisce l’illusione. Tutto ciò, è bene ricordare, avviene all’interno del Sito d’Interesse Comunitario ‘Monti Frentani e Fiume Treste’. È coinvolto, inoltre, lo stesso Treste, nel quale è in corso un progetto di ripopolamento del gambero di fiume, specie animale protetta e ‘indicatore biologico’ dell’ottimo stato di salute di un corso d’acqua.
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