I cosiddetti conti politici tra maggioranza e opposizioni di solito si fanno sui bilanci. Del resto sono i numeri e i conti che determinano alla fine di ogni competizione i vincitori e i vinti. Ieri giornata gelida, con i monti innevati in una primavera assente, nell'aula consiliare dell'ex convento dei Filippini alcuni punti all'odg hanno riscaldato il clima al punto che durante un intervento del consigliere di minoranza di Identità e Futuro, Vincenzo Scarano, l'assessore Scampamorte ha lasciato lo scranno di assessore e si è posto tra le file del pubblico, probabilmente per dare un segnale a Scarano di sgarbo istituzionale, perchè Scarano nella sua critica all'operato della maggioranza si rivolgeva esclusivamente al pubblico, ignorando il consiglio e il Sindaco.
La discussione sul consuntivo del 2018, e' stato criticatissimo dalle opposizioni, i punti di caduta a loro dire: la mancata riduzione delle aliquote, la spesa per lo sgombro neve raddoppiata rispetto al 2017 , da 50mila euro a 118 mila, iscritta nelle spese straordinarie in un comune dove le nevicate sono ordinarie e per questo ultimo motivo nel 2017 ci fu l'osservazione della corte dei Conti.Ma non è finita qui , anche le entrate sono state oggetto di critiche e di valutazioni sulla qualità e sulla quantità dell'azione della maggioranza . Lo sportello per reperire fondi europei , "tanto sbandierato dalla maggioranza" mai attivato e nessun progetto presentato per ottenere fondi in compartecipazione hanno fatto dire a Scarano: "Voi, amministrazione, avete portato zero e porto zero , alle casse del comune". riferendosi ai fondi della comunità europea non pervenuti negli anni 2016 - 2018
Scarsa o nulla iniziativa programmatica, tasse non ridotte, spese eccessive, insomma chi più ne ha più ne metta. Marcovecchio ha risposto punto per punto, motivando le ragioni di ogni punto di critica, ma la sintesi e' una: Enti locali con entrate ridotte, la coperta e' corta e per o stesso motivo la giunta Carosella nel 2016 aumentò di pochi decimali le aliquote.
Qui il consiliere Scarano ha tenuto banco per oltre mezz'ora. La sua contestazione faceva leva sulla disparità di trattamento tra alcune associazioni le cui attività si vogliono reinternalizzare a scadenza dell'affidamento temporaneo attraverso l'espletamento di un concorso pubblico e la Fondazione Atene del Sannio.
Scarano non si è detto contrario alle varie forme di associazionismo e alle fondazioni ma contrario a questa Fondazione che e' giunta a tale traguardo attraverso un percorso che non ha visto l'espletamento di una gara pubblica, gestita da un consiglio di amministrazione composto da 15 componenti di cui 11 espressi dalla Fondazione e 2 consiglieri comunali, uno di maggioranza e uno di minoranza. E continuava mettendo l'accento sul fatto che il comune che impegna il patrimonio immobiliare e mobiliare,i beni artistici, culturali, la sede e con delibera consiliare ha un impegno di spesa per finanziare il fondo di gestione e il fondo di dotazione della Fondazione in questa siffatta Fondazione non conta, non gestisce, non decide, ma ha solo oneri.
Con queste motivazioni il consigliere Scarano ha chiesto di mettere ai voti la costituzione di una nuova fondazione con una maggioranza di componenti pubblici, del comune, e una minoranza affidata ai privati della fondazione ma la proposta non e' stata messa ai voti. il sindaco ha proposto di allargare il numero dei rappresentanti del comune in seno alla fondazione, con la presenza del sindaco stesso. Ma Scarano ha ribadito che la soluzione proposta non sposterebbe nulla . Secondo Scarano , le amministrazioni pubbliche non devono abdicare a favore dei privati, ma affidare al privato con il controllo pubblico. Saia del gruppo nuovo sogno agnonese ha ribadito invece la validità di tutte le forme di associazionismo e della Fondazione, nata con la Giunta Carosella e che non prevedeva l'intervento del comune nel consiglio di amministrazione.
Guarda il video, l'intervento del consigliere Scarano