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Biblioteca Labanca, Mastronardi: Un tesoro che pochi conoscono

Intervista al direttore dello storico istituto agnonese

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AGNONE - Agnone è una perla culturale all’interno dell’Alto Molise; tra gli edifici che ne testimoniano l’evoluzione storico-sociale c’è la Biblioteca Comunale. Oggi grazie all’aiuto del suo direttore, Nicola Mastronardi, facciamo un piccolo tour all’interno di questa splendida struttura. Mastronardi potrebbe descriverci il bacino d’utenza della biblioteca Baldassarre Labanca? «Gli utenti più numerosi provengono da Agnone e dal circondario. Ci sono comunque i periodi turistici (Agosto e poco altro) nei quali la biblioteca è molto frequentata anche dagli ospiti che soggiornano in Agnone. Tra essi non pochi docenti universitari o professionisti di vario genere. Altra categoria è quella degli studenti dell’Università degli Studi del Molise per tesi e dottorati di ricerca. Anche professori e studenti non agnonesi, che frequentano i nostri Istituti superiori, sono una categoria da non sottovalutare. Attraverso il prestito interbibliotecario, poi, la nostra utenza è anche nazionale. Inviamo una decina di libri al mese in tutta Italia e altrettanti ne richiediamo per i nostri utenti locali. Infatti la Biblioteca fa parte del Sistema Bibliotecario Nazionale e il suo catalogo è consultabile on line. Se per utenti vogliamo intendere anche chi visita il palazzo e la Mostra del Libro Antico organizzata all’interno della Biblioteca i dati cambiano. i quasi cinquemila visitatori l’anno vengono da tutta Italia e per un 20% dall’estero». Ci sono studenti o giovani che frequentano abitualmente la biblioteca? «C’è da fare una premessa. Oggi la Biblioteca non è solo da intendere quale fonte di prestito o consultazione di libri. Internet ha preso piede anche qui, con l’apertura della sala multimediale e dei punti di accesso pubblici (gratuiti) al web. Dunque anche l’utenza è cambiata. Se poi si considera anche l’altra grande novità della Sala Junior (la Sezione dedicata a bambini e ragazzi fino a 14 anni inaugurata nel giugno 2010) si comprende quello che sto per dire: oggi l’utenza della nostra biblioteca è fatta in massima parte (oltre il 60%) di giovani e ancor più di giovanissimi. Con le due iniziative citate c’è stato un incremento del 600% delle presenze in biblioteca tra il 2007 e il 2011 in massima parte presenze giovanili. Parlando dei prestiti: sa quanti libri si prestavano fino al 2005? 150, circa, in un anno. E quanti ne abbiamo prestati nel 2011? 779! L’80% di questo incremento è dovuto alla Sala Junior e riguarda ragazzi sotto i 14 anni. C’è una carenza di presenze, invece, degli studenti universitari di Agnone che studiano fuori. Frequentano poco forse perché non conoscono questa la nuova realtà qui a palazzo San Francesco». Quali servizi offre oggi? «Prestito e consultazione di libri, riviste storiche e giornali. Prestito interbibliotecario. Sette punti di accesso ad Internet pubblici e gratuiti. Assistenza per tesi di laurea, dottorandi di ricerca e studi riguardanti soprattutto Agnone e il Molise. Una sala multimediale, con schermo gigante per riunioni, seminari e corsi di studio. Visite guidate alla Mostra del libro Antico e al palazzo. Allestimenti di mostre con tema agnonese, fornitura di testi, contenuti e fotografie di Agnone alle testate televisive e giornalistiche nazionali, assistenza alle troupes che vengono in Agnone. Queste ultime cose insieme al Presidio turistico che pure ha sede in Palazzo S. Francesco. Ci sarebbe anche l’attività di Ufficio stampa del Comune, ma l’Amministrazione in carica non sembra volersene servire. Una attività a cui tengo molto è l’iniziativa “Adotta un libro antico, svoltasi in 5 edizioni insieme agli Istituti superiori del Molise e di alcune altre regioni». Ha un consiglio da dare alla cittadinanza? «Riguardo alla Biblioteca? Beh, di non sottovalutarla, di frequentarla di più e conoscere meglio questo tesoro che tanti ci invidiano e che noi non sappiamo apprezzare al meglio. Ancora: di pretendere che si investa di più sulla cultura. Senza la quale Agnone perde di importanza strategica all’interno del Molise. E sta già avvenendo».
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