BELMONTE DEL SANNIO - Eccessivo l'uso del termine "reato ambientale" in riferimento a quanto è accaduto stamane a Belmonte del Sannio. E' l'opinione di una lettrice, Antonietta Borrelli, della quale pubblichiamo integralmente l'email ricevuta in redazione.
"Egregio sig. Bottone, Le scrivo in riferimento all’articolo pubblicato sulla pagina internet altomolise.net: “Rifiuti in fiamme a Belmonte del Sannio, un reato ambientale che nessuno vede.”
Tanto per non scegliere la “strada del silenzio e del far finta di nulla” mi preme sottolineare che trovo eccessivo l’utilizzo di termini come “reato ambientale” e altri facili accostamenti come quello al dramma dei rifiuti di Napoli, scritti così velocemente senza, magari, informarsi prima.
Considerato che l’autore dell’articolo ha avuto anche tempo di fotografare la situazione perché poi non si è recato in Comune per segnalare il fatto o a trovare le risposte alle domande elencate?
Sicuramente è più facile scrivere da dietro un pc un articoletto facendolo passare per giornalismo d’inchiesta, magari!
Il mio intervento non è al fine di creare polemica (sono lettrice abituale del vostro giornale nonché belmontese di origine) ma credo che una corretta conoscenza dei fatti sia la base per una buona informazione.
Cordialità"
Antonietta Borrelli
Gentile lettrice, mi permetto di segnalarle questo dettaglio:
Con la conversione in legge 30 dicembre 2008, n.210 (in vigore dal 4 gennaio) del Dl 6 novembre 2008, n.172, con le misure per la gestione dell’emergenza campana, il legislatore, modificando l’articolo 6, ha introdotto il reato di “incendio di rifiuti“.
Si tratta di una nuova figura di reato per punire la quale la pena prevista è la stessa che viene comminata per i reati di abbandono, scarico o deposito di rifiuti pericolosi, speciali o ingombranti, una multa cioè tra i 100 e i 600 euro. Le misure dispongono inoltre il sequestro preventivo del mezzo eventualmente utilizzato per commettere i reati e la sua confisca in caso di condanna definitiva.
Fonte:(rainews24.it)
Dunque non credo che il termine da me usato sia eccessivo come invece lei sostiene. Tuttavia ho pubblicato sul sito la sua precisazione, sperando di averle fatto cosa gradita.
cordialità,
Francesco Bottone