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Di Pietro inforca Iorio: «Alla sanità molisana un commissario indipendente»

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«Il Governo nomini un solo commissario ad Acta che sia realmente indipendente e non permetta al presidente della Regione Molise, Michele Iorio, di continuare a ricoprire quel ruolo». Lo chiede il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, durante il question time di oggi alla Camera, in cui si interroga il governo sul buco di bilancio sanitario nella Regione Molise. «In Molise, infatti, il bilancio regionale è in fallimento. Il colpevole è il presidente della Regione Molise che, ormai alla sua terza legislatura, ha mandato in fallimento anche le casse della Regione. La maggiore spesa è quella della Sanità e per questo, Michele Iorio è stato nominato commissario dal precedente governo. È stato come affidare a Dracula la direzione del pronto soccorso. Inoltre, a Iorio sono stati affiancati altri due sub-commissari. Per questo chiedo: ha senso affidare la gestione commissariale della sanità del Molise al presidente della Regione? Ha senso mantenere tre commissari? Nonostante ciò, ci sono 50 milioni di euro di deficit, che sarebbero stati ben 130, se non avessero fatto pagare altre tasse ai cittadini. A norma di legge non si impone che 'bisognà nominare il presidente della Regione come commissario ad acta. La norma impone, invece, che il governo, quando rileva un deficit strutturale da cui il governatore della Regione non riesce a venire a capo, deve nominare un commissario ad acta. Prendiamo atto che il governo vuole dare un'altra chance a Iorio, anche se faccio presente che sono già cinque anni che ricopre il ruolo di commissario ad acta, ma quando si fallisce bisogna avere il coraggio di bocciare, come si fa con gli studenti. Ogni soldo speso in Molise, Iorio lo ha speso per le clientele e per ingraziarsi un elettorato di riferimento. Noi dell'Italia dei valori seguiremo le misure che il governo ha intenzione di adottare a riguardo, ma fra quindici giorni ripresenteremo un'altra interrogazione e stiamo già trasferendo gli atti alla procura della Repubblica. Intanto, chiediamo al governo: lasciate un solo commissario ad acta nominato da voi che sia realmente indipendente».
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