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Oggi qui, domani là, una canzone degli anni 70 calza a pennello sul M5S

No Tav, No Tip, No Ilva, No Trivelle, No copertura per indagati, No Muos, No Atlantia dei Benetten diventano tanti si. Wilma dammi la clava

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Hanno imbrogliato l’elettorato, non meno di come ha fatto e va facendo Salvini, anche se in modo più esasperato e appariscente.
Salvini ci ha imbrogliato promettendo che avrebbe espulso 600.00 immigrati clandestini in poche settimane. Ne sta espellendo poche decine. Gli altri son tutti tranquillamente in Italia e mai e poi mai riuscirà a mandarli via per molte ragioni: costa troppo espellerli, non esistono accordi con i Paesi che dovrebbero riprenderseli, nel frattempo moltissimi di loro si stanno inserendo nel sistema produttivo italiano che ne ha bisogno. Altri, purtroppo, sono nelle mani della malavita organizzata italiana, mancando, in attesa della fantomatica espulsione, una politica della integrazione. Ci ha imbrogliato promettendo una flat tax per tutti (un’unica aliquota al 15- 20%)… campa cavallo. Ha solo mandato in anticipo in pensione un po' di persone con soldi presi a prestito e bloccato, come già aveva fatto Minniti, nulla di più,  qualche nave delle ONG con, peraltro, gravi negative ripercussioni internazionali. Il caso Carolo Rakete è lì a dimostrarlo.
I 5S hanno fatto di più e peggio. Hanno promesso in modo roboante al limite del farsesco: No Tav, No Tip, No Ilva, No Trivelle, No copertura per indagati, No Muos, No Atlantia dei Benetten. E’ emerso che i NO son diventati tanti SI: Si Tip, Si Ilva, Si Trivelle, Si copertura per indagati (Salvini salvato in Parlamento da un processo per sequestro di persona), Si Muos ed ora, notizie dell’ultima ora,  Si Tav e Si  Atlantia dei Benetten. Questi ultimi due casi sono eclatanti perché il M5S è nato con i No Tav. Eppure, Di Maio, nell’ultima visita fatta ai suoi elettori di Torino, ha dichiarato, tomo tomo cacchio cacchio (direbbe Totò): "Non sto dicendo che abbiamo cambiato idea, ma fermare ora la Tav costa il triplo delle energie"E, quindi? Non lo sapeva prima di promettere la luna? E l’analisi costi e benefici dell’ing Ponti difeso a spada tratta da lui e da Conte, è diventata carta straccia? Chi l’ha pagata? Perché è stata ordinata quell’analisi costi e benefici se già si sapeva che l’opera sarebbe costata il triplo delle energie utili per farla? Qui non siamo solo nel campo della presa in giro, siamo nella imbecillità assoluta: si spendono soldi per una analisi costi benefici, già sapendo che a non farla i costi sarebbe stati tre volte che farla?  Wilma, dammi la clava!! E non finisce qui. Cade il ponte Morandi. Toninelli, seguito da Di Maio e da tutto il M5S, mettono alla gogna i Benetton e la loro società Atlantia. Questi, fatta salva la decisione della Magistratura circa le loro inadempienze che possono portare, senza costi, alla revoca della concessione autostradale, si impegnano a ricostruire il ponte. No, non sia mai. Atlantia è decotta, deve lasciare le concessione, non deve neanche immaginare di avvicinarsi all’Alitalia. Farebbe cadere gli aerei. Ebbene, si apprende che Atlantia (quindi i Benetton e Autostrade per l’Italia) è pronta a entrare nella cordata per risollevare le sorti della compagnia aerea che da oltre 800 giorni va avanti sotto la gestione dei commissari. Proprio loro, i Benetton accusati da Di Maio e dai 5 stelle di ogni nefandezza per il crollo del ponte Morandi a Genova, hanno risposto sì alle forte sollecitazioni arrivate da più parti e fino a ridosso del consiglio di amministrazione che si è tenuto nel pomeriggio di ieri. E ora Di Maio? Aggiungerà balla a balle già raccontate, per scavallare la situazione. Intanto le concessioni resteranno ai Benetton. Alitalia sarà gestita anche dai Benetton e la TAV si farà ………Wilma dammi la clava!!!

 

 

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