AGNONE. Una lunga lettera, quella a firma di Enrica Sciullo e del comitato civico Cittadino c'è, che denuncia l'immobilismo della classe politica locale in merito alla salvaguardia dell'ospedale San Francesco Caracciolo. Nel documento chiamati in ballo l'ex primo cittadino, Gelsomino De Vita, attuale consigliere di minoranza e Giuseppe Attademo, assessore comunale della Giunta Carosella.
Ad entrambi non vengono risparmiate parole al vetriolo per quanto fatto, o meglio non fatto e per il populismo dimostrato (è il caso di De Vita) su una vicenda che resta di vitale importanza per l'intero territorio.
Ecco il documento integrale postato su Facebook:
"Il giorno 17-02-2012 abbiamo assistito al consiglio comunale poiché
interessati alla discussione relativa alla proposta di modifica del
decreto 80 elaborata dal personale sanitario. La proposta intende
integrare l’assenza palese di servizi quali il laboratorio analisi, la
radiologia, la dialisi, la cucina, il personale tecnico, un aumento
del budget relativo alla spesa sanitaria per il mantenimento dei
servizi in tutta l’area alto molisana ecc.…
Tengo a fare delle precisazioni fondamentali: premesso che la mia
personale posizione non si riferisce ad una particolare corrente
politica e di pensiero, ritengo che di fronte ai problemi oggettivi
che stiamo vivendo, non esistano punti di vista diversi, anzi ne
esiste uno solo, quello della gente comune che, sulla propria pelle
vive e fronteggia situazioni sempre più precarie,
Non mi aspetto neppure che in un Consiglio Comunale, i diversi
professionisti presenti possano ben comprendere i tecnicismi e la
complessità della materia sanitaria.
Chiarito ciò, vengo alle mie perplessità:
All’interno del consiglio spiccano due figure che, per il loro legame
con l’ospedale passato e presente, non hanno scusanti per ciò che
affermano e per le posizioni o meglio, le non posizioni che in alcuni
casi prendono.
Mi riferisco al dott. De Vita e al dott. Attademo.
Ho ammirato con quanta maestria l’ex sindaco, dott. De Vita, sembri
aver fatto in modo che la proposta fosse svuotata e in qualche modo
privata dell’intento con cui era nata, ovvero una proposta che
accoglieva e faceva proprie le esigenze dei sanitari che vivono
l’ospedale, adducendo cavilli che definire “risibili” è dir poco (ma a
Tizio non è stata sottoposta, al tale servizio non servono tanti posti
letto). Lo stesso Dott. De Vita però è caduto dalle nuvole quando si è
parlato di posti letto realmente presenti nell’ospedale, dimostrando
di non essere a conoscenza dell’ultimo decreto riguardante
l’ospedale, atto che ha ridotto ulteriormente il numero dei posti
letto della Lungodegenza.
Ha rivendicato quanto da lui fatto per l’ospedale… Probabilmente ho
problemi di memoria, se non ricordo concretamente tutto il suo
operato; ha parlato di un documento condiviso con i sindaci della zona
sottolineandone l’importanza ma non illustrandone il contenuto.
Ha avuto il coraggio di riproporre il polo di medicina sportiva, la
convenzione con un Professore specialista in otorino del Pascale di
Napoli. Queste affermazioni mi hanno fatto nascere un dubbio molto
serio; vorrei sapere dove vive il Dott. De Vita, quando parla di polo
di medicina sportiva in un contesto come l’Alto Molise dove la
priorità, se non si fosse capita, è la sopravvivenza. Vorrei conoscere
il professionista disposto a mettere a rischio la propria reputazione
venendo ad effettuare nel nostro ospedale interventi di alta
specialità quali sono gli interventi di otorino, sapendo che in esso
manca la terapia intensiva, e dove, in condizioni meteo avverse, è
difficile anche raggiungere l’ospedale, ecc.
Quanto sopra riportato, del resto, può trovare conferma tra i presenti
che assistevano all’assise.
Si lotta per avere un presidio che permetta un’assistenza di bassa e
media intensità di cura e si chiede la riapertura del Punto Nascita
(certo molto nobile da parte sua!) solo io mi chiedo: dov’era il dott.
De Vita quando l’hanno chiuso? Cosa ha fatto per impedirne la
chiusura?
Troppo facile gettare la croce sul primario di ginecologia il Dott.
Falasca Luigi avendo l’ardire di affermare ” se il punto nascita è
stato chiuso è perché a Isernia mancava un primario”!
Niente di più falso!!!... La verità è una sola: dov’era l’allora
sindaco dott. De Vita quando hanno chiuso il Punto Nascita? Molti
Agnonesi mi hanno ricordato di aver chiesto notizie relative al futuro
dell’ospedale proprio all’allora primo cittadino e di aver ricevuto
rassicurazioni che non sarebbe successo niente e che era solo
propaganda.
Oggi si continua ancora ad affermare che la responsabilità di questa
scelta è del dott. Falasca Luigi, niente di più falso! Il Dott.
Falasca è stato lasciato solo, senza appoggio e solidarietà da parte
di quelle istituzioni locali che dovevano sostenerlo e affiancarlo.
Questa è la realtà: l’opera di chiusura del Punto Nascita è
incominciata ben prima del 1° novembre 2010.
Oggi si cercano colpevoli da crocifiggere lavandosi le mani come
Pilato, questo è inammissibile! Oggi non ci sono più i presupposti per
avere di nuovo il Punto Nascita. Purtroppo oggi se continuiamo così
non avremo neanche un ospedale funzionale per quelle che sono le
nostre necessità. Cerchiamo di darci una regolata per il passato che
non possiamo modificare e per un futuro che “forse” dobbiamo ancora
costruire.
Del dott. Attademo, assessore alla sanita del nostro comune, ho
appezzato il silenzio.
Lui, un operatore sanitario che in teoria vive ogni giorno l’ospedale,
di fronte a tante affermazioni fatte, tace… decisamente non ho parole!
Voglio dire grazie al vice sindaco Nunzia Zarlenga per averci provato
a mettere insieme idee e persone.
A questi che sono i fatti voglio aggiungere un mio pensiero: la gente
comune ha sempre avuto esigenze diverse da quelle della classe
politica solo che oggi queste necessità sono diventate impellenti.
Uscite da vecchi schemi e giochi politici, impegnatevi in quello che
dovrebbe essere il futuro della vostra terra senza pensare a
schieramenti , fazioni, e gelosie. Prendete atto che questa gente
merita ben altro che chiacchiere e false promesse. La nostra gente ha
diritto ad avere un futuro diverso da ciò che è stato realizzato fino
ad oggi. Signori voglio ricordare a tutti voi che: stupido è colui che
non cambia mai idea!"
Enrica Sciullo e il Comitato Civico Il Cittadino C’E’