AGNONE. La polemica corre via Facebook. Ad innescarla il vice sindaco del Comune di Agnone, Nunzia Zarlenga che peli sulla lingua replica al comandante della Polizia municipale, Giorgio Iacapraro. Motivo dello scontro il piano neve con Iacapraro, che in un’intervista rilasciata ad un quotidiano regionale, lamentava il mancato coinvolgimento. “Sono stato messo da parte” le parole del comandante prossimo al pensionamento.
“Falso – la risposta di Zarlenga tramite il social network -. Il 5 febbraio scorso – scrive la Zarlenga - c’è stato un tavolo tecnico, nella sala della Giunta comunale, proprio per far fronte all’incredibile nevicata che stavamo subendo ed erano presenti ,oltre la sottoscritta:il Sindaco, l’Assessore Mendozzi,il nucleo volontario della Protezione Civile di Agnone, l’Ufficio Tecnico del Comune con il suo responsabile.Ovvio – prosegue il vice sindaco - che alla riunione era presente anche il Comandante Iacapraro. A fine riunione, dove tutti si erano affannati ad esporre le proprie proposte, il Comandante chiese al Sindaco di poter usufruire di una settimana di ferie proprio dal lunedì successivo(6 febbraio). Ricordo benissimo che nacque un’accesa discussione proprio perché il Sindaco osò sottolineare che, essendo in piena emergenza, sarebbe stato il caso che, proprio il Comandante della polizia Municipale, restasse in servizio! Successe un putiferio tant’è che lo Iacapraro abbandonò la sala urlando che nel Comune lui non avrebbe messo più piede. Restammo tutti di sasso!”
“Posso confermare – scrive ancora la Zarlenga - che la stessa richiesta (di ferie) io l’ho sentita puntualmente sia durante l’estate agnonese ,nel pieno delle manifestazioni, sia prima della ‘Ndocciata… cioè ogni volta che sia l’Amministrazione che il personale comunale dovrebbe essere tutto presente per meglio affrontare i vari eventi. In questi due casi riuscimmo a far desistere il Comandante, questa volta, invece, in una situazione ben più grave, il Comandante (che ha continuato l’accesa discussione col Sindaco anche sul portone del Comune )è andato tranquillamente in ferie….mentre tutti in paese, cercavano di fronteggiare l’emergenza. Ora, io non voglio mettere in dubbio i motivi alla base della richiesta di ferie: sicuramente erano seri (almeno voglio sperarlo!) ma che addirittura adesso si accusi l’Amministrazione, da cui si dipende e della quale non si è all’opposizione e, a tal proposito mi chiedo anche quanto questo atteggiamento sia professionalmente corretto di non averlo tenuto in conto mi sembra scorretto, ingiusto e strumentale! Con il Comandante - conclude la Zarlenga - mi sono trovata di fronte una persona che invece di aiutarti a risolvere i problemi è bravissimo a crearli con polemiche, filosofie varie, fiumi di mail e colpevolizzando sempre e comunque tutti gli uffici".