Erano le 18 quando i 400 che sono andati a Roma a protestare e parlare col Governo sulla questione della sanità molisana, sono partiti per il Molise.
Quella che è appena terminata per la spedizione dei 400 é stata una giornata campale. Terminata con la delegazione che ha parlato con il portavoce del ministro della salute Roberto Speranza.
Tra loro c' era anche il promotore della manifestazione: Emilio Izzo. Che ha parlato di un incontro propositivo in cui è stato aperto un dibattito sulla sanità molisana.
Oltre all' unione degli intenti si è ottenuta anche l' apertura di un tavolo tra i cittadini e il Governo. Quella di oggi è stata una riunione preliminare dove i molisani hanno scritto la storia. Anche perché hanno avuto piazza Montecitorio tutta per loro per parlare dei problemi della sanità molisana. Roma è stata rispettosa dei problemi che, come detto da Izzo, sono di una regione di 300mila abitanti che non è affatto un quartiere di Roma ma una regione importante pure se è la ventesima.
E il decreto Balduzzi? Si apre alla deroga ma la parola passa alla conferenza stato regioni che si riunisce dopodomani. Basta un solo presidente che non firma e va tutto a monte.
Ora tocca a Toma capire, come hanno sottolineato i manifestanti, capire che non dovrebbe andare a Roma solo a rivendicare il suo diritto ad essere commissario per la sanità , ma anche per garantire il futuro di tutti gli ospedali molisani.
Dal Cardarelli di Campobasso fino all' ospedale di area disagiata di Agnone, passando per Termoli, Isernia, Venafro e Larino.
Emilio Izzo ha anche annunciato una conferenza stampa ad horas per raccontare quanto avvenuto anche a chi non ha potuto esserci. La prossima manifestazione a Campobasso.