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Mancata cittadinanza a Liliana Segre a Termoli e caso Montenero: l' Anpi esprime l' allarme antifascista

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I recenti fatti verificatisi al Comune di Termoli sulla mancata espressione del Consiglio comunale riguardo la proposta di dare la cittadinanza onoraria alla Senatrice Segre, e quelli di Montenero di Bisaccia, dove l'assessore comunale alla cultura ha postato sui suoi profili social immagini e frasi che inneggiano al duce e quindi al fascismo, ci inducono ad affermare che la gestione della pubblica amministrazione a tutti i livelli non può e non deve essere un'azione personalistica o familiare, ma va effettuata in base a norme e principi che trovano la declinazione nelle normative dello Stato Repubblicano e nella carta Costituzionale.
 
Infatti l'articolo 54 della Costituzione recita: "i cittadini a cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore". Affidare, disciplina, onore sono termini semplici ma forti e determinanti affinchè gli amministratori di turno ricordino il compito a cui sono chiamati, e al contempo rimarcano il senso di custodia e non già di possesso degli enti che amministrano. 
 
Lo Stato Repubblicano è democratico ed antifascista, e questo consegna agli amministratori l'impegno ad onorare le norme e a rilanciare l'azione amministrativa in un'ottica inclusiva, democratica e pluralista.
 
Siamo convinti che all’odio razziale e antisemita, alla paura del diverso, alla riesumazione di modelli totalitari condannati dalla storia vada contrapposta la cultura del rispetto della persona, della dignità di tutti i cittadini, della solidarietà, della fratellanza, della libertà e dell’eguaglianza. Facciamo nostro l’operato della Senatrice Liliana Segre, che ha subito la violenza e la brutalità dell’olocausto e del Presidente Sergio Mattarella, il quale ci invita a “non restare inerti d ifronte ai pregiudizi”.
 
ANPI Molise Loreto Tizzani
ANPI Basso Molise Marcella Stumpo, Nicola Palombo 
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