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Caschi refrigeranti nei tre ospedali molisani, chemioterapia più umana per gli ammalati di Cardarelli, Veneziale e San Timoteo

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Tre postazioni di caschi refrigeranti per ogni ospedale molisano: Campobasso, Isernia e Termoli. Ogni postazione comprende due caschi. In totale in ogni nosocomio, nei reparti di oncologia, potranno essere curati dodici pazienti in contemporanea. Lo hanno annunciato questa mattina il primario del reparto, il presidente della Regione e la garante per i diritti della persona. 
 
Gli impianti sono funzionanti da un mese circa. Finora 12 pazienti ne hanno fatto uso e 4 di loro non hanno riscontrato l' alopecia conseguente alla chemioterapia. 
 
Funziona per il 50% dei casi. Il presidente della Regione sottolinea che, per chi non potrà far uso di questi caschi, ci sarà la possibilità di accedere a dei contributi regionali per l' acquisto delle parrucche chemioterapiche. 
 
Come funzionano i caschi? Abbassano la temperatura del cuoio capelluto a 18 gradi permettendo al bulbo del capello di resistere alla chemioterapia. 
 
La Regione ha impiegato 130mila euro per questa realizzazione. Il Molise è la prima regione del Sud ad averli per tutti gli ospedali. Sarà importante soprattutto per le donne che sono le più colpite a livello psicologico dall'alopecia derivante da chemioterapia, soprattutto se hanno già subito altri interventi che le hanno menomare. 
 
Per le interviste andare sulla pagina Facebook di Molisecentrale.net 
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