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Iorio: "Ma quale Articolo 32, l'ospedale di Agnone l'ho salvato io"

Il presidente della Regione replica all'avvocato Franco Cianci. "De Vita? Vittima del populismo della giunta di centrosinistra"

REDAZIONE
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AGNONE. Un intervento che ha creato una sorta di orticaria all’interno delle stanze di via Genova a Campobasso dove è di casa il governatore Michele Iorio. Il dominus della politica regionale, solitamente non avvezzo a repliche, questa volta ha deciso di fare uno strappo alla regola e rispondere all’avvocato Franco Cianci, legale dell’Articolo 32 il comitato nato per mano di due agnonesi (Franco Di Nucci e Armando Sammartino) all’indomani dei tagli all’ospedale San Francesco Caracciolo. Ebbene, Cianci al pari del colleghi Simone Dal Pozzo e Lisa Di Nucci,  dopo aver condotto nei palazzi di giustizia una lotta strenua, ha riportato un ecaltante successo che di fatto ha stoppato il ridimensionamento, o se vogliamo l’azzeramento, della struttura di frontiera altomolisana. Così una volta fatte valere le ragioni di un territorio, l’avvocato di origini agnonesi, è intervenuto pubblicamente ringranziando la popolazione per aver spalleggiato (con mille firme) il ricorso al Tar. A riguardo Cianci nell’intervento pubblicato in anteprima dal sito altomolise.net ha parlato di una vittoria di popolo che ha spazzato via quelle che erano le primordiali azioni di una classe politica rivelatasi inadeguata alle esigenze di un'area difficile come quella altomolisana. 
Tuttavia, ai fatti enunciati in maniera veritiera dall’avvocato 'ingaggiato' dall'Art. 32,  ha fatto seguito un comunicato (riportato integralmente in basso)  di Michele Iorio che rivendica, al pari dell’ex sindaco, Gelsomino De Vita e del consigliere regionale, Franco Giorgio Marinelli, di aver salvato l’ospedale cittadino dai tagli imposti da Roma.  Nel suo scritto il plurindagato presidente della Regione Molise ne ha per tutti soprattutto per alcuni componenti della Giunta comunale di centrosinistra che hanno strumentalizzando l’intera vicenda solo al fine di salire al potere. 
In tutto ciò fa specie constatare come Iorio risparmi il primo cittadino (chiara espressione del centrosinistra), Michele Carosella, definito una  “persona di tutto riguardo e rispetto”, forse perché - sottolineano i maligni - in tempi non sospetti il professore in pensione non voleva far cadere l’amministrazione di centrodestra, disarcionata, in seguito, da dissidenti e opposizione. 

Ma ecco l’intervento integrale del governatore:

“Con tutto il rispetto dell’avvocato Cianci, nei confronti del quale nutro profonda stima e amicizia, sono costretto a precisare i veri termini della questione al di là di ogni bugia e per il rispetto della verità. Se l’ospedale di Agnone oggi è salvo, e per quanto mi riguarda lo sarà anche in futuro, lo si deve esclusivamente al coraggio, e direi persino alla testardaggine, del sottoscritto in qualità di Commissario delegato dal Governo nazionale in materia di sanità. Quella decisione, infatti, fu assunta con determinazione insieme alla classe dirigente, ai professionisti e a quanti hanno voluto e vogliono bene alla città di Agnone e ai cittadini dell’altissimo Molise. Quella classe dirigente ha dei nomi e dei cognomi ben conosciuti: Mino De Vita, allora Sindaco di Agnone, Franco Giorgio Marinelli, Assessore Regionale della scorsa Legislatura, e tutta la Maggioranza in Consiglio Regionale di Centrodestra. Costoro all’epoca, come oggi, hanno difeso e difendono a denti stretti, e contro tutti, compreso gli oppositori molisani profondi mistificatori della realtà delle cose, la sanità di Agnone e dell’alto Molise. La speculazione politica instauratasi intorno a questa problematica ha di fatto determinato un episodio di gravità senza pari, per chi si sente sinceramente democratico: la caduta di un’ Amministrazione lungimirante, quale quella del dottor De Vita e la vergognosa strumentalizzazione operata da alcuni personaggi che oggi rivestono ruoli importanti nella città di Agnone. Tra questi ultimi mi sento sinceramente di dover escludere l’attuale Sindaco, persona di tutto riguardo e rispetto. I cittadini di Agnone e i molisani vanno rispettati innanzitutto per la loro qualità di persone intelligenti e capaci di distinguere, anche nel bel mezzo di una bufera mediatica ed elettoralistica, tra coloro che sinceramente si adoperano tutti i giorni per il “bene comune” e quelli che, invece, sono alla ricerca di un proprio tornaconto politico e molto personale. Questi, alla prova dei fatti, soprattutto, in occasione delle verifiche future, rimarranno meteore invisibili anche per “merito” della loro  tracotanza. Sarà forse anche per questi fatti e comportamenti, che siamo al Governo di questa regione ormai da 11 anni e siamo convinti di avere il favore della maggioranza dei molisani”.


 

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