LETTERA APERTA AI CITTADINI DI CASTIGLIONE
(E ALLA LISTA “UNITI PER CASTIGLIONE”)
Si chiede un po’ della vostra attenzione per proporre alcune brevi riflessioni sulle prossime elezioni amministrative e per formulare alcune prime proposte.
“Progetto per Castiglione Messer Marino” nasce dal tentativo (non riuscito) di assicurare la possibilità di scegliere tra due alternative alle elezioni del 6 e 7 maggio per il Sindaco ed il Consiglio comunale, quando a pochi giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste era ormai chiaro che non ci sarebbe stata alcuna candidatura alternativa alla lista “Uniti per Castiglione”.
Se è vero che tra le cause della mancata presentazione c’è sicuramente l’avvio tardivo dell’iniziativa (a cinque giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle liste), si sarebbe indotti in errore nel ritenere che questa sia la causa principale: le ragioni sono invece più profonde e sono da ricercare principalmente nell’assenza (ormai cronica a Castiglione Messer Marino) di iniziative politiche che coinvolgano la cittadinanza, di apertura al confronto tra proposte diverse, di partecipazione alla vita delle istituzioni.
Ma ormai lo scenario certo è l’assenza di un gruppo di minoranza nel prossimo consiglio comunale, con la conseguenza che la cittadinanza verrà privata della necessaria azione di controllo dell’attività amministrativa e del confronto dialettico tra proposte alternative, vale a dire dell’essenza della vita civile e democratica.
E’ pur vero che si tratta soltanto dell’amministrazione di un paese con non raggiunge più ormai i duemila abitanti (con una popolazione che in cinquant’anni si è più che dimezzata), ma non si può non considerare che le città e i territori che riescono a sfuggire al declino e all’abbandono presentano alcune caratteristiche comuni che a Castiglione Messer Marino sembrano mancare da troppo tempo e sempre di più: capacità di valorizzare adeguatamente le risorse ancora presenti, sia territoriali che umane; capacità di assicurare il confronto delle idee, delle proposte, degli scenari; capacità di stabilire solide relazioni territoriali in un ottica di apertura alle dinamiche concorrenziali.
Sono queste considerazioni che ci portano a ritenere necessario e doveroso assicurare la presenza di un luogo di discussione e di confronto, che sappia essere propositivo, ma sia anche pungolo e sollecitazione nei confronti dell’amministrazione che andrà ad insediarsi; un luogo aperto al contributo di chiunque ritenga di volersi confrontarsi sulle cose da proporre e da farsi; uno spazio aperto a chi, pur ritenendo di avere voglia di impegnare una parte del suo tempo per la comunità a cui appartiene, non ha trovato e non trova un luogo e un modo per poterlo fare.
E così, per cominciare a sollecitare una discussione pubblica, sembra opportuno partire da alcune proposte che costituiscono (a nostro parere) la condizione preliminare per l’avvio di un sereno e proficuo confronto sulle cose da fare.
PROPOSTA N. 1
Il Consiglio comunale che andrà ad insediarsi a Castiglione Messer Marino dopo il voto del 6 e7 maggio 2012 per la prima volta dall’inizio della Repubblica non vedrà la presenza della minoranza.
Tale paradossale e patologica situazione rende necessario e urgente che il Consiglio comunale apporti alcune modifiche allo Statuto comunale, al fine di prevedere strumenti e modalità che consentano l’effettiva valorizzazione delle libere forme associative e la concreta promozione di organismi di partecipazione popolare all’amministrazione locale (in applicazione dell’art. 8 del D.lgs. 267/2000 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali").
La consultazione degli organismi di partecipazione popolare andrebbe resa obbligatoria per le scelte che interessano in generale l’uso del territorio comunale (vedi per es. viabilità di livello territoriale, eolico, ecc.).
Ritengono il candidato sindaco e i candidati della lista "Uniti per Castiglione" (e della collaterale lista "Civetta") di assumere l’impegno ad aprire una discussione pubblica sull’argomento?
PROPOSTA N. 2
Molti comuni italiani hanno già deliberato in merito all'istituzione dell'Anagrafe Pubblica degli Eletti; la particolare situazione nella quale verrà a trovarsi l'amministrazione che andrà ad insediarsi (assenza di una minoranza che eserciti la necessaria e doverosa azione di controllo) rende ancora più stringente la necessità di un'ampia e continuativa azione di trasparenza.
Sarebbe pertanto opportuno e urgente che tra i primi atti deliberativi da proporre all'attenzione del Consiglio comunale venga inserita l'istituzione dell'Anagrafe Pubblica degli Eletti che preveda:
1) la pubblicazione delle informazioni sull’attività istituzionale del Comune:
- composizione dell’istituzione;
- statuto e regolamenti comunali;
- presenze e comportamento di voto degli eletti;
- atti presentati nelle singole articolazioni del Comune (Consiglio Comunale, Giunta municipale),
con relativo iter e conclusione;
2) la pubblicazione delle informazioni sugli eletti:
- incarichi elettivi ricoperti nel tempo;
- dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’elezione, degli anni in cui ricopre l’incarico e di quelli successivi;
- dichiarazione da parte dell’eletto dei finanziamenti ricevuti, dei doni, dei benefici o di altro assimilabile;
- registro delle spese degli eletti;
- atti presentati con iter fino alla conclusione;
- quadro delle presenze ai lavori e voti espressi sugli atti adottati dall’organo di cui fa parte.
Ritengono il candidato sindaco e i candidati della lista "Uniti per Castiglione" (e della collaterale lista "Civetta") di assumere tale impegno con la cittadinanza?