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Sindacati, non escluso sciopero generale se decreto si allarga

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Roma, 22 marzo - “A differenza di quanto indicato ieri dal Governo alle parti sociali ed al Paese, in queste ore sembrerebbe avanzare l’ipotesi che, nel decreto in discussione, l’Esecutivo intenda aggiungere all’elenco dei settori e delle attività da considerare essenziali nelle prossime due settimane per contenere e combattere il virus Covid-19, attività produttive di ogni genere”. Lo affermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

“Se tali notizie fossero confermate - aggiungono i leader delle tre confederazioni - ,a difesa della salute dei lavoratori e di tutti i cittadini, Cgil, Cisl e Uil, sono pronte a proclamare in tutte le categorie d’impresa che non svolgono attività essenziali lo stato di mobilitazione e la conseguente richiesta del ricorso alla cassa integrazione, fino ad arrivare allo sciopero generale”.

La Uilm Chieti-Pescara sottolinea che nell’elenco delle aziende che possono aprire sono state aggiunte dal governo realtà industriali che non comparivano nella stesura concordata con il Sindacato. Pertanto, se domani vi sono lavoratori che saranno chiamati a lavorare nelle realtà non essenziali,sono tutelati con lo sciopero. 
 

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