SANT'ANGELO DEL PESCO - D’Abruzzo Giuseppe, De Palatis Giuseppe, Borrelli Antonio, D’Abruzzo Sabatino, De Francesco Alfonso, Di Lucente Lorenzo, Di Nucci Giuseppe, Di Saia Mariano, Mariani Nicola, Mariani Nunzio, Malocchi Giuseppe, Nucci Nicola: sono questi dodici i caduti di Sant’Angelo del Pesco nella Grande Guerra del 1915-18. E’ stato un tributo pesante, in proporzione agli abitanti del piccolo paese molisano oggi in provincia di Isernia, per il completamento dell’Unità d’Italia.
E’ vero che nella piazza del Comune altomolisano il 29 settembre 1927 fu inaugurato un imponente monumento ai caduti, opera dello scultore romano Giuseppe Ciocchetti, che evidenzia ancora i nomi delle dodici vittime santangiolesi … ma non tutti sanno chi erano costoro. Tale lacuna viene adesso colmata dal sempre sensibile ed attento giornalista Cesidio Delle Donne che a questo paese natìo ha già dedicato tanti bei libri, interessanti specialmente per gli storici. Adesso “Gratitudine” ha come titolo l’opuscolo di 34 pagine dedicato alla memoria dei dodici caduti santangiolesi, con una biografia anche militare, corredata di foto o di un identikit.
L’autore ha effettuato personalmente un pietoso viaggio per sacrari militari, nel Nord Italia, al fine di rintracciare i luoghi di sepoltura dei suoi compaesani e ne riporta le foto delle lapidi e dei rispettivi cimiteri: Redipuglia, Torino, Udine, Rovereto, Bassano del Grappa, Milano, Oslavia. Inoltre, al termine di ogni biografia, descrive il contesto in cui ognuno di questi soldati è morto: in battaglia (come a Caporetto, Monte Cucco, Monte Sei Busi, Monte Santo, Malga Val del Pez, Pasubio) oppure negli ospedali militari o in condizione di prigioniero o di disperso.
Come riconoscenza e gratitudine per aver contribuito al bene della Patria, l’opuscolo ricorda anche i soldati sopravvissuti alla Grande Guerra, poi diventati “Cavalieri di Vittorio Veneto”. Ecco i loro nomi: Borrelli Domenico, D’Abruzzo Carmine, D’Abruzzo Rocco, Del Peschio Antonio, Delle Donne Palmerino, Di Lucente Antonio, Di Lucente Florindo, Giampaolo Antonio, Lalli Antonio, Margiotta Costantino, Melocchi Francesco, Nucci Francesco Alfonso, Nucci Giuseppe.
Il lavoro di Cesidio Delle Donne assume maggiore importanza oggi che si sono enormemente affievoliti i sentimenti di riconoscenza e di gratitudine, in generale e specialmente verso coloro che hanno perso la propria vita per un migliore nostro avvenire. Tale testimonianza storica, che è nel contempo umana e comunitaria, rappresenta altresì un momento di alta pedagogia sociale, in particolare per le nuove generazioni e per coloro i quali vanno (per lavoro o per turismo) in Nord Italia o sulle Alpi Orientali e magari non sanno che in quei luoghi si sono perse centinaia di migliaia di giovani vite, italiane e straniere, che però avrebbero potuto essere più utili nella costruzione di una Europa di cooperazione e di pace, quale si sta cercando di edificare adesso, pur con tante difficoltà d’ogni genere. Pure per poter reggere la competizione di continenti più intraprendenti.
Cesidio Delle Donne, così scrive, nella conclusione di questo lavoro ripieno di affetto, oltre che di doverosa gratitudine: “L’opuscolo è stato realizzato per non lasciare posto al silenzio e all’oblio che potrebbero avvolgere le storie individuali che meritano di essere raccontate. Un’occasione di riflessione per approfondire ciò che non è più memoria, ma storia”.
L’opuscolo è stato composto e bellamente impaginato dalla “Grafica Proforma” di Isernia, stampato dalla Tipografia Cicchetti di Isernia nel mese di aprile 2012 con il contributo della Pro Loco di Sant’Angelo del Pesco. Verrà presentato prossimamente al Comune di questo che resta uno dei più ameni della Valle del Sangro.