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Covid 19, la denuncia di Fontana ( 5 stelle) sulla cassa integrazione: la Regione ci ha lasciati al palo

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"Il Ministero del lavoro, con il Decreto Legge 18 del 24 marzo scorso, ha finanziato la Cassa integrazione in deroga: aiuti economici quanto mai necessari per aiutare i tanti lavoratori delle aziende in difficoltà, in questo momento di crisi generalizzata. La concessione degli ammortizzatori sociali è demandata alle singole regioni - spiega Fontana - alle quali il Governo ha chiesto di agire con la massima celerità. Al Molise, in particolare, il Governo ha assegnato la somma di circa 6,2 milioni di euro. Consultando i siti istituzionali, le imprese avrebbero dovuto poter presentare la domanda per la Cig in deroga già dalle 8,00 del 30 marzo. Ma la Regione Molise ha effettivamente caricato la modulistica solo in tarda serata, perdendo di fatto un giorno. Ogni giorno di ritardo da parte della Regione - sottolinea il portavoce M5S - equivale quindi ad un giorno a reddito zero per ogni lavoratore. E qui il primo problema: la tempestività, in un momento così critico, non è un qualcosa di accessorio, è vitale. È chiaro che più tardi arrivano le domande e più si allontana la data in cui i dipendenti potranno ricevere l’ammortizzatore. Ma c’è di più. La Regione Molise ha fornito una modulistica per la domanda che comprende un file “Word” ed un “Excel”. Ma non ha redatto le opportune istruzioni per la compilazione. È così che molte aziende, ad oggi, non sapendo come riempire alcuni campi, non sono riuscite ancora a trasmettere la documentazione, comportando un ulteriore ritardo. Sono proprio i consulenti del lavoro a segnalare la grave lacuna, dopo aver chiesto invano delucidazioni alla struttura regionale. Morale della favola: migliaia di dipendenti delle piccole imprese molisane, sono di fatto esclusi da questo fondamentale ammortizzatore sociale, così fortemente voluto dal Governo nazionale per affrontare il dramma economico conseguente all’emergenza Covid-19. In questo momento, la Cig in deroga rappresenterebbe la loro unica fonte di reddito. Se queste misure straordinarie devono garantire la continuità del reddito, soprattutto ai lavoratori e alle lavoratrici più fragili, la Regione non può permettersi di perdere tempo. La data di riscossione delle somme, prevista dal Governo Conte già per il 15 aprile, in Molise slitterà inevitabilmente. Il Ministero aveva raccomandato tempi celeri, ma - conclude Fontana - non poteva prevedere il pressappochismo del governo regionale".

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