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FALSO MADE IN ITALY, COLDIRETTI MOLISE ADERISCE A PROTESTA DEL BRENNERO

Domani numerosi associati si recheranno al valico per dire no all'entrata in Italia di prodotti contraffatti

redazione
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Anche la Coldiretti del Molise sarà presente domani, con una folta rappresentanza di associati, al valico del Brennero per denunciare l’ingresso nel Paese del falso Made in Italy. L’iniziativa, ideata da Coldiretti e denominata ‘Giro d’Italia della Contraffazione’ mira a sostenere la ‘Filiera agricola tutta italiana’. Al campo base dell'area di parcheggio ‘Brennero’, al km 1 dell'autostrada del Brennero in direzione sud (Austria-Italia), migliaia di coltivatori ed allevatore provenienti da tutta Italia daranno vita, anche con l’ausilio dei loro trattori, ad una grande mobilitazione in difesa dei prodotti italiani. Lo scopo è quello di rafforzare ed incentivare l’impegno di legalità e trasparenza nel settore, denunciando nel contempo il furto di identità e di immagine che toglie valore aggiunto al territorio e vede sottopagati i prodotti agricoli e agroalimentari italiani senza alcun beneficio per i consumatori. “L’ultimo scandalo della mozzarella blu, prodotta in Germania e venduta in tutta Europa con nomi italiani – afferma il presidente regionale della Coldiretti, Amodio De Angelis - è la goccia che ha fatto traboccare un vaso pieno di prodotti alimentari stranieri, di scarsa qualità, che arrivano sui banchi dei nostri mercati come Made in Italy ma che di italiano non hanno proprio niente. Ciò – prosegue De Angelis - a danno degli ignari consumatori e dei coltivatori che si vedono così usurpati del loro marchio noto in tutto il mondo”. “Per fronteggiare questa situazione – spiega il direttore regionale Angelo Milo che prenderà parte alla manifestazione – chiediamo di fare definitivamente chiarezza sull’origine di prodotti e cibi e ciò per tutelare tanto i produttori che i consumatori. L’obiettivo della nostra manifestazione – prosegue Milo - è quello di smascherare il falso Made in Italy seguendo fino a destinazione, con nostre auto contrassegnate dal logo della Coldiretti, i camion che entrano in Italia. Questo perché – conclude il presidente De Angelis - attraverso il valico dl Brennero giungono ogni anno nel nostro Paese miliardi di litri di latte, cagliate e polveri oltre che decine di migliaia di cosce di maiale per fare prosciutti, pomodori e altri prodotti destinati a finire sulle tavole degli italiani senza alcuna informazione sulla loro origine”.
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