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Covid 19, l' incubo vissuto dagli anziani di Agnone ha segnato tutta la Comunità: la politica si occupi delle persone non dei giochi di potere

Il commento della prof Ida Di Ianni:Un atto di forza veramente indegno ed amorale. Umanità inerme deportata e nella notte.

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Triste serata quella di ieri 6 aprile.. Intorno alle 18 già arrivavano voci di un eventuale trsferimento degli aziani della casa di riposo di Agnone custer di covid 19. Dalle nostre indagini attraverso un giro di telefonate al comune, alla protezione civile, a vari consiglieri regionali, ex consiglieri del comune di Agnone, a fonti Asrem, nessuno era in grado di confermare quelle che sembravano voci. Solo dopo aver sentito il sindaco di Venafro  nonchè presidente della provicia di Isernia Alfredo Ricci, anch'egli avvertito all'ultimo momento e contrario a tale ipotesi, contrarietà espressa durante la riunione dell'unità di crisi del 5 aprile, abbiamo avuto la conferma che gli anziani sarebbero stati trasferiti nella serata presso il centro Covid di Venafro. Da quello che apprendiamo erano state lasciate all'oscuro anche le famiglie degli anziani stessi. Dall'interrogazione urgente fatta dai consiglieri regionali di minoranza del  partito democratico, Fanelli e Facciolla, si evincono una serie di peplessità. I consiglieri chiedono:

"Chi ha assunto la decisione di trasferire i pazienti positivi delle case di riposo di Agnone e Cercemaggiore a Venafro e quelli di Cercemaggiore prima a Larino e poi a Venafro?

Sulla scorta di quali valutazioni?

La struttura di Venafro è stata strutturalmente preparata per accogliere pazienti Covid?

Il personale è adeguatamente formato e protetto per affrontare questa situazione emergenziale?

In caso di aggravamento delle loro condizioni di salute e di necessità di terapia intensiva, questi poveri anziani dove saranno portati? A Larino o a Campobasso?

Le famiglie sono state informate sui trasferimenti e sulle condizioni di salute dei loro familiari?

Perché non è stato informato il Consiglio regionale, che proprio ieri si è riunito, stravolgendo il piano regionale dell’emergenza? È stata forse una scelta voluta, quella di mantenere la massima Assise all’oscuro di quanto si stava decidendo?

Quali misure intende assumere la Regione e l’Asrem per prevenire analoghe situazioni?"

 Domande che esigono risposte nel rispetto degli anziani, delle famiglie degli anziani e della popolazione molisana che ieri sera inerme ha assistito ad una scena a dir poco apocalittica. A tal proposito riportiamo il toccante commento alla notizia e alle terribili immagini che hanno inondato il web della prof. Ida Di Ianni

"Un atto di forza veramente indegno ed amorale. Umanità inerme deportata e nella notte. Operazioni, MILITARI, che si compiono DI NOTTE, capite, perché le tenebre coprano il misfatto.
Senza un saluto, senza un conforto, immagino solo lo smarrimento di quelle persone.
Che io non conosco, che io non ho mai visto, ma che sento profondamente vicini.
Poteva esservi mio padre o mia madre fra loro. Io non avrei accettato tutto ciò. Non so cosa sarebbe stato meglio per loro in questo momento, ma certo non questo “sradicamento” (solo per rimanere in ambito sociologico) e questo trattamento da strategia militare. Oltre ad aver perso del tutto umanità, abbiamo perso anche memoria: le guerre antiche al tramonto si fermavano, perché la notte concedesse riposo ai soldati e alle truppe di seppellire i loro morti.
Ieri credo per tutti noi Molisani siano morti decoro e decenza.
Io mi vergogno nel più profondo.
Non prego dii ma  prego attraverso le pagine di Maria Carosella: "Uomini di Ragione e non di Logiche e di Poteri di occuparsi di questa umanità."

 

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