CASTIGLIONE MESSER MARINO - Emiliano Franceschelli, secondo più votato con 189 preferenze, fuori dalla Giunta di Castiglione Messer Marino.
E’ la prima cosa che balza agli occhi di qualsiasi osservatore politico, anche il più ingenuo e sprovveduto. Come dire, i conti non tornano.
L’esecutivo Di Lizia è composto, oltre che dal sindaco ovviamente, dal suo vulcanico vice, Giulio Petta, primo eletto con 318 preferenze, e da Enzo Fangio dell’Idv, che di voti personali ne ha avuti 122, cioè 67 in meno rispetto a Emiliano Franceschelli.
E fin qui è pura matematica. Il criterio delle preferenze, dunque, non è stato rispettato per le nomine in Giunta. La scelta, evidentemente, deve essere stata politica.
Enzo Fangio oltre ad essere consigliere di opposizione uscente è anche dirigente locale dell’Italia dei Valori, dunque un uomo legato a doppio filo al consigliere regionale Paolo Palomba.
Emiliano Franceschelli, invece, è notoriamente un esponente del centrodestra, anche se da tempo su posizioni decisamente critiche rispetto alla gestione del Pdl targata Massimo Mastrangelo. Tra l’altro Franceschelli è molto vicino all’assessore regionale Luigi De Fanis.
Sui conti che non tornano il sindaco Di Lizia è chiaro: «Ho voluto premiare l’impegno di Enzo Fangio. Ha svolto un ottimo lavoro in minoranza e ha tenuto unito il nostro gruppo. Nessun attrito con Franceschelli, che anzi avrà incarichi e deleghe importanti pur non potendo sedere in giunta, almeno per il momento, perché la legge prevede solo due assessori. Smentisco, comunque, di aver ricevuto pressioni da parte di consiglieri o assessori regionali in vista delle nomine nell’esecutivo».