Si riuniscono in lockdown fase 2 un gruppo di ex amministratori del comune di Agnone, imprenditori locali, liberi professionisti, un assessore regionale per loro stessa ammissione e si giustificano su facebook con i loro commenti asserendo che la riunione era legale perchè l'argomento all'ordine del giorno non era la scelta per il futuro sindaco di Agnone bensì era legata alle difficoltà degli imprenditori locali in fase di restrizioni, "un semplice incontro di lavoro"
Accusano i giornalisti che hanno riportato la notizia, di essere al soldo di qualcuno e di raccontare "Balle". Noi di Altomolise.net che abbiamo pubblicato la notizia sulla famosa riunione tenutasi a Agnone venerdi 15 in orario serale, sosteniamo che apportate motivazioni infantili non giustificano la violazione palese della legge che ha imposto regole rigide fino a proibire il saluto o l'assistenza ai propri congiunti. L'atteggiamento adottato nelle giustificazioni da loro apportate dimostrano protervia e arroganza come coloro che sono soliti a non rispettare regole, leggi, in nome di una pretesa impunità espressa molto bene dal marchese del grillo: "Io sono io e tu non sei un cazzo". Chi ha pretese o aspirazioni di governo dell'amministrazione di una città o è delegato ai vari livelli istituzionali a rappresentare i cittadini ha l'onore e l'onere di essere ligio e rispettoso delle leggi.Del resto, dai fatti raccontati, all'uscita dalla riunione c'erano le forze dell'ordine ad attenderli . Inoltre qualche pseudo intellettualle in qualche modo giustifica o quantomeno derubrica l'accaduto, e pure questo la dice lunga sulla trasparenza di alcuni intellettuali.