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L'ecomostro, il grattacapo di Sabatino

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CASTELGUIDONE - Un bel grattacapo per la nuova amministrazione e per il neo sindaco Donato Sabatino.

L’ex ecocentro di Castelguidone, divenuto da anni un ecomostro, è probabilmente l’eredità più ingombrante lasciata dall’ex primo cittadino Mario Cicchillitti. Il sito in questione, in  località Crocelle, proprio sulla provinciale che sale a Schiavi, è diventato una discarica abusiva di rifiuti speciali e pericolosi.Più volte, su queste colonne, abbiamo lanciato l’allarme ambientale, sempre ignorato.

A distanza di mesi, nulla è cambiato. I rifiuti sono ancora lì, esposti alle intemperie, e continuano a minacciare l’ambiente e la salute umana. Cicchillitti è stato impotente rispetto al problema, anzi nel corso degli ultimi comizi ha attaccato la stampa locale, colpevole di aver sollevato la quesione: Â«Qualche giornalista ci ha dipinto come Napoli».

I rifiuti sono ancora lì, e questo è un fatto, non un’opinione del giornalista; Cicchillitti invece è andato a casa. Il nuovo sindaco, che analogamente sembra non nutrire molta simpatia per la stampa locale, si è rimboccato le maniche e sta già affrontando il problema.
Tra i suoi primi atti un’ordinanza di divieto assoluto di scarico di rifiuti presso l’ex isola ecologica. Sabatino scrive a chiare lettere che è sua intenzione «avviare con ogni urgenza l’iter per la bonifica» di quel sito «divenuto ricettacolo di rifiuti incontrollati anche a causa dello scarico indiscriminato operato fino ai giorni d’oggi».
Finalmente.
 

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