L’Olympia Agnonese riparte dal centrocampista Vincenzo Ricamato.
Il classe 1990, cinque gol all’attivo nella scorsa stagione, ha raggiunto un accordo di massima con il club del presidente Carmine Masciotra. Un segnale forte, quello lanciato dalla società di viale Castelnuovo, che inizia a muovere i primi passi in vista del prossimo campionato di serie D, il sesto consecutivo. Così in attesa di nominare il nuovo direttivo (l’assemblea dovrebbe tenersi a breve), il nome di Ricamato rappresenta un ottimo biglietto da visita per iniziare a programmare una nuova stagione che quasi sicuramente vedrà , ancora una volta, Corrado Urbano nelle vesti di allenatore. Non solo Ricamato. Come già ribadito l’Agnonese è intenzionata a riconfermare lo zoccolo duro della passata annata.
E vale a dire D’Ambrosio, Scampamorte, Litterio, Di Lollo, Orlando, Sivilla, Pifano, Gagliano, Partipilo. Qualche problemino potrebbe sorgere per l’attaccante Keita intenzionato a tornare nella sua nazione: il Mali. Se ciò dovesse accadere il primo nome a cui verrebbe da pensare è quello di Stefano Stefanelli, classe ’79, mancino, l’anno scorso in forza al Riccione dove ha raggiunto la salvezza mettendo a segno un buon bottino di marcature. Il classico ariete d’area che andrebbe a nozze con gente come Sivilla, Orlando e Gagliano. Al momento solo un’ipotesi in attesa di conoscere il futuro di Bubu Keita che resta (e ci mancherebbe!) la prima scelta degli altomolisani.
Intanto per quanto concerne il pacchetto arretrato, le 56 marcature subite nella scorsa stagione, impongono un repentino ritorno sul mercato. Obiettivo della società è prelevare un centrale di qualità . A riguardo circolano i nomi di Luigi Digiorgio (’80), l’anno scorso a Francavilla sul Sinni (serie D) o Manuel Ferrari (’87), promosso in Seconda divisione con il Teramo di Roberto Cappellacci.
Infine da valutare i quattro under da schierare obbligatoriamente in campo. Anche in questo caso tanti i nomi che andranno ‘vivisezionati’ con il futuro tecnico.
Ci siamo: il motore granata è pronto per la ripartenza. E questa, in un periodo di profonda crisi economica, è certamente una bella notizia.