AGNONE. Crisi Stilcoop, crisi del settore caseario, chiusura della Comunità Montana ‘Alto Molise’, piano regolatore, lavori pubblici fermi al palo, abbandono delle strade interpoderali, il gruppo ‘De Vita per Agnone’ attacca senza mezze misure la maggioranza di centrosinistra in Comune rea di un immobilismo generale.
“Non bastano quattro cassonetti in più per risolvere i problemi di Agnone – scrivono i due consiglieri di minoranza, Gelsomino De Vita e Tonino Scampamorte -. La paralisi che vive oggi Agnone è pressoché totale”.
In un memoriale l’ex sindaco e assessore di centrodestra scattano un’impietosa fotografia su quella che è l'attuale situazione della cittadina. Si parte dal bilancio pluriennale 2012 – 2014. “Non contiene una sola nuova proposta programmatica degna di tale nome: solo ulteriori tasse a carico dei cittadini ancora una volta vittime di decisioni inique”. Successivamente è la volta della Stilcoop moda srl, l’azienda tessile che ha chiuso i battenti dopo 26 anni di attività. “Una vicenda del genere – scrivono i due consiglieri di minoranza - che non è stata portata in consiglio comunale; non una riunione per cercare di trovare soluzioni al dramma di tante famiglie lasciate sul lastrico”. Ed ancora la crisi del settore dei prodotti caseari con il “pericolo delle poche aziende ancora in vita nel nostro territorio, non è stata minimamente affrontata dall’amministrazione Carosella; non ci si è chiesto il perché alcuni casari della zona praticano prezzi bassissimi per l’acquisto del latte locale preferendo rivolgersi altrove; tutto ciò nel disinteresse totale dell’attuale maggioranza tra cui si annoverano rappresentanti di organizzazioni di categoria che poco o nulla fanno per sostenere il settore, avendo più a cuore interessi d’ufficio”. Uno stillicidio di accuse che toccano anche quanto fatto per la Comunità Montana prossima alla chiusura. “Ebbene con delibera di Giunta (n.100 del 29.05.2012) si dà mandato ad un legale di trovare il cavillo per sbarazzarsi dell’Ente e dei suoi servizi. Così al posto di adoperarsi come Comune capofila per trovare soluzioni all’associazionismo dei Comuni, l’interesse è ben altro. Semplicemente deprecabile”. Altro tasto dolente toccato riguarda il piano regolatore. “Giace abbandonato nei meandri comunali alla ricerca di soluzioni diversificate dalla idee progettuali delle precedente amministrazione – confermano De Vita e Scampamorte – eppure potevano essere avviate già da un anno le procedure di adozione del piano, salvo rivederlo nel corso del lungo iter di approvazione finale”. Ma non è tutto, perché il gruppo De Vita per Agnone parla di “lavori pubblici che languiscono senza alcun impegno dell’amministrazione e dell’assessore al ramo”. Infine strade interpoderali e infrastrutture rurali “completamente dimenticate, come i tanti nuclei familiari che vivono l’agro”. “Credevamo che la nostra concretezza e disponibilità – chiosano i due consiglieri – trovassero un minimo di considerazione nell’attuale maggioranza, ma le decisioni non prese o quelle assunte dall’amministrazione nell’ultimo periodo ci costringono a denunciare l’assoluta insufficienza e, a volte, cattiva gestione della cosa pubblica”.