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Colpo di scena in chat di maggioranza. Toma : mi dimetto

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Un fulmine a ciel plumbeo quello che potrebbe squarciare la Regione Molise.
 
Dopo l' approvazione del Centro Covid a Larino, dopo il fallimento sui trasporti e dopo la nomina del quinto assessore della Lega ( Michele Marone), il presidente della Regione ha detto alla sua maggioranza che, in assenza di una condivisione del progetto politico, sarebbe meglio dimettersi. 
 
Qualora quanto detto si trasformi in realtà verrebbe superato anche il problema di una mozione di sfiducia che andrebbe calendarizzata a non meno di quindici giorni dalla presentazione. 
 
Dimissioni significa elezioni a settembre insieme alle altre sei regioni che lo hanno in programma per la scadenza naturale del mandato. Con i partiti che dovrebbero riorganizzarsi in fretta e furia per le elezioni. 
 
Con scenari mutevoli che potrebbero così presentarsi: Movimento Cinque stelle da una parte, PD- Italia Viva - Azione e LeU dall'altra e il centrodestra con un nuovo candidato a sostegno di Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Popolari per l' Italia. 
 
Insomma uno scenario tutto da definire. Con consiglieri regionali giovani, quelli attuali, che puntano alla rielezione e Donato Toma già pronto a puntare a un posto al Senato con la Lega.
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