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MeCI, l’applicazione gratuita a servizio della comunità” Tre giorni a Palazzo Ducale per incontrare le associazioni locali e scoprire le opportunità of erte dal social network di Larino

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Si sono conclusi gli incontri organizzati a Palazzo Ducale per conoscere da
vicino MeCI Larino, la app nata con l’obiettivo di rendere concreti concetti quali
integrazione e inclusione, il “fare rete”, creare una comunità virtuale che possa
trasferirsi nella vita reale; intenti che non sembrano poi così utopici ma che possono
trovare un valido supporto negli strumenti che vengono in aiuto alla vita di comunità. Da qui l’idea di proporre una tre giorni rivolta alle associazioni locali e dedicata
interamente alla scoperta della app di comunità. I presidenti delle associazioni attive sul territorio (tra cui citiamo Rotary, Lions, Croce
Rossa Italiana, Misericordia, Fidas, Aido....) si sono incontrati a Palazzo Ducale dove
sono stati per l’appunto organizzati tre incontri (scaglionati in ottemperanza alle
disposizioni legate al Covid-19) pensati per illustrare le possibilità che MeCI offre, in
particolare, per chi si occupa di sociale e opera nel mondo culturale. Incontri che
hanno ricevuto un ottimo riscontro in termini di attenzione e interesse dimostrato
verso la app che, ricordiamo, nasce da un progetto omonimo (Migranti e Comunità
Inclusive) condotto dall’Università degli Studi del Molise in partenariato con il
Comune di Larino e la cooperativa Medihospes. Preziosa, in tal senso, la collaborazione avviata con l’amministrazione comunale e, in
particolar modo, la disponibilità dimostrata dal vice sindaco Maria Giovanna Civitella, dall’assessore Alice Vitiello e dal vice presidente del consiglio comunale Graziella
Vizzarri che sin da subito hanno apprezzato il progetto e seguito gli sviluppi di Meci
Larino sul territorio, intuendone le potenzialità e la valenza. MeCI Larino rappresenta infatti uno strumento importante per l’intera città di Larino
che in molti hanno già scaricato e utlizzano abitualmente: una applicazione
larinocentrica per dispositivi mobili, pensata e creata esclusivamente per la comunità;
una novità assoluta sull’intero territorio non solo regionale bensì nazionale, frutto
della ricerca scientifica del CTS MeCI (Comitato Tecnico Scientifico di Unimol) e
della Heritage, azienda leader nella creazione di tali dispositivi in ambito culturale. Uno strumento di conoscenza reciproca, di inclusione, di crescita e di sviluppo che
intende proporsi come canale privilegiato per sostenere e facilitare il percorso di
integrazione dei migranti ospiti dello Sprar, ponendosi a favore di tutta la comunità.
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